Il 77,1% dei siti di balneazione dispone di un’acqua conforme ai più rigorosi valori guida, con un miglioramento di 3,5 punti % rispetto allo scorso anno; circa il 93,1% delle acque di balneazione costiere è classificato come conforme a valori imperativi meno severi, (incremento dell’1% rispetto allo scorso anno), mentre solo il 2% delle acque di balneazione è risultato non conforme agli standard minimi stabilite nella direttiva sulle acque di balneazione del 2006.
Questi i risultati che provengono dall’ultima Relazione annuale sulle acque di balneazione curata dall’ Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) e della Commissione Europea, che descrive la qualità delle acque in oltre 22.000 siti di balneazione europei (spiagge, fiumi e laghi) nel corso dell’anno passato.
Tra le zone di balneazione giudicate eccellenti, con oltre il 90% delle acque di balneazione rispondenti ai più rigorosi valori guida e il resto conforme ai valori imperativi, troviamo Cipro, Croazia, Malta e Grecia, mentre all’estremità opposta della scala, vi sono i Paesi Bassi, la Bulgaria, la Lettonia, il Lussemburgo e il Belgio, contrassegnati da una percentuale relativamente bassa di siti conformi ai valori guida più rigorosi, in particolare per le acque interne.
Generalmente buona la qualità delle acque nelle destinazioni estive più popolari d’Europa, con oltre il 90% dei siti di balneazione conformi ai valori imperativi: In Spagna, Italia e Portogallo, oltre l’80% dei siti di balneazione, vantano un’eccellente qualità dell’acqua.
Continua dunque a migliorare la qualità complessiva delle acque di balneazione nell’UE: dal 1990 la percentuale delle acque di balneazione che non rispetta le disposizioni della direttiva è scesa dal 9,2% all’1,5% nel 2011. Anche la percentuale delle zone di balneazione interne non conformi ai valori imperativi è diminuita, passando dall’11,9% nel 1990 al 2,4% nel 2011.
I cittadini europei possono informarsi in merito alla qualità delle acque delle loro zone di balneazione preferite controllando la pagina del sistema WISE (Water Information System for Europe). Inoltre, tramite il sito Eye on Earth i cittadini possono fornire informazioni circa lo stato dell’acqua nella propria zona.
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