Microcredito per creare impresa in risposta alla crisi

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Intervenendo all’annuale Conferenza della Rete europea sul microcredito il commissario europeo per l’Occupazione e gli Affari sociali Là ¡szlà ³ Andor ha ribadito la necessità   di «nutrire una ripresa ancora fragile» e di favorire la crescita che non puಠessere «crescita a ogni costo» ma deve essere «intelligente» in quanto guidata da conoscenza e innovazione, «sostenibile», avendo come orizzonte il lungo periodo e «socialmente inclusiva» cioè capace di produrre occupazione e coesione sociale.
Particolarmente rilevanti sono, secondo il commissario, gli sforzi che gli Stati membri devono compiere per raggiungere gli obiettivi occupazionali enunciati nella «Strategia Europa 2020» (tasso di occupazione del 75% e ed eliminazione del rischio di povertà   per almeno 20 milioni di cittadini), in un contesto generale in cui le tradizionali misure di politiche del lavoro non sembrano sufficienti ed efficaci soprattutto rispetto ad alcuni gruppi di popolazione quali i giovani e i migranti.
Secondo i dati presentati da Andor il microcredito sarebbe uno strumento particolarmente efficace per creare impresa e occupazione proprio tra i giovani e tra i migranti: questi ultimi – che nell’intera UE rappresentano l’8% della popolazione – rappresenterebbero il 12% del totale dei fruitori di iniziative di microcredito.
In occasione della Conferenza il commissario ha anche comunicato i risultati raggiunti nel primo anno di attività   dell’ European Progress Microfinance Facility, strumento di microcredito elaborato a livello europeo a cui oggi aderiscono soggetti provenienti da Paesi Bassi, Belgio, Polonia, Bulgaria e Romania. «Mi auguro – ha detto Andor -che altri Paesi raggiungano l’EPMF in modo che esso possa erogare microcredito per 500 milioni di euro nei prossimi otto anni».
Sottolineando le potenzialità   del microcredito e dell’ EPMF come leva per produrre crescita negli Stati membri e valore aggiunto europeo in un periodo fortemente segnato dai tagli ai bilanci nazionali, Andor ha insistito sulla necessità   di sviluppare maggiormente il mercato europeo del microcredito non soltanto stanziando risorse ma anche creando strumenti di regolamentazione e di partecipazione a tale mercato che consentano il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati potenziandone i partenariati.
Il microcredito, ha detto ancora Andor, deve essere considerato come uno degli aspetti di una generale politica di sostegno alle imprese con una particolare attenzione a coloro che si trovano in una posizione più vulnerabile.
«Solo con una politica di ampio respiro sarà   possibile creare connessioni tra sistemi di welfare, sostegno alle imprese e microcredito» ha concluso Andor, confermando anche per il periodo 2014 – 2020 il ruolo chiave del Fondo Sociale Europeo come risorsa per la promozione del microcredito e delle iniziative a esso collegate.

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