Macroregione adriatica-ionica: verso un mare di opportunità

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Si è tenuto a Bruxelles l’ultimo focus sulla strategia comune della Macroregione Adriatico-Ionica  (EUSAIR), in vista della prossima riunione di Atene del 6 e 7 febbraio, “tappa chiave” per la definizione del piano d’azione finale, che andrà a definire le priorità delle prossime presidenze di turno dell’UE – greca prima e italiana dopo, all’insegna di un vero “anno mediterraneo”, ricco di opportunità.

La Macroregione Adriatico-Ionica vuole essere una forma innovativa di cooperazione interregionale e transnazionale, allo scopo di rafforzare i processi democratici e l’accelerazione del percorso di integrazione europea dei Paesi balcanici. Volta a consolidare la cooperazione economica e a sviluppare una governance comune su problemi condivisi (ambiente, energia, trasporti, pesca e gestione costiera, sviluppo rurale, turismo, cultura e cooperazione universitaria, protezione civile e cooperazione tra PMI), sarà, come le altre Macroregioni, potrà beneficiare dell’utilizzo di fondi comunitari previsti in appositi programmi europei.

Dopo l’area del Baltico e del Danubio, la “Adriatico-Ionica” costituisce la terza Macroregione originatasi, e la prima nell’Europa del Sud.

Gli Stati coinvolti sono Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia e Serbia-Montenegro. Ad aderire, per il nostro Paese, sono le seguenti Regioni: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Clicca qui per consultare il parere del Comitato economico e sociale europeo “Verso una strategia macroregionale dell’UE per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale nel Mediterraneo”

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