L’UE promuove la ripresa educativa con un finanziamento al partenariato globale per l’educazione

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La Presidente della Commissione Ursula von der Leyen durante il G7 ha annunciato il finanziamento da parte dell’Unione Europea al Partenariato Globale per l’Educazione per 700 milioni di euro, con l’obiettivo di trasformare e migliorare i sistemi educativi in oltre 90 paesi. Il Partenariato Globale per l’Educazione nasce nel 2002 come unico partenariato che unisca i rappresentanti della società civile con organizzazioni internazionali, fondazioni e settori privati legati al settore educativo. L’obiettivo è assicurare una qualità educativa inclusiva e uguale per tutti, promuovendo sistemi efficienti ed efficaci.

Anche prima della pandemia da Covid-19 era stata riscontrata una crisi globale dell’istruzione, con circa 617 milioni bambini tra i 6 e i 14 anni impossibilitati a raggiungere i livelli minimi di competenze nella lettura e con adolescenti privi delle competenze base richieste nel 21 secolo. La crisi pandemica ha esasperato queste mancanze e ha acuito le disuguaglianze di genere nell’accesso all’istruzione. Inoltre a causa della pandemia, risulta difficile per molti edifici scolastici riaprire in sicurezza, a causa degli alti costi finanziari e organizzativi, oltre alla necessità di organizzare un recupero dei programmi scolastici abbandonati durante l’anno. L’Unione Europea ha cercato di cooperare con circa 100 paesi in tutto il mondo per arginare gli impatti in campo educativo e di benessere degli studenti, oltre a progettare un ritorno sicuro nelle scuole. È stato elaborato un Piano di risposta al Covid-19 che prevede un adattamento dei programmi scolastici per aiutare i governi ad assicurare l’erogazione dei servizi educativi, la didattica a distanza e il supporto agli insegnanti.

Il Commissario europeo per i partenariati internazionali Jutta Urpilainen ha aumentato gli investimenti europei nell’educazione, con un focus sulla qualità e sulla parità educativa, in particolare investendo su insegnanti altamente motivati e preparati nell’educare gli studenti alle sfide del 21 secolo, promuovendo l’uguaglianza di genere e l’educazione femminile potenziando le innovazioni digitali e concentrandosi sulle competenze richieste in ambito lavorativo, legando l’educazione scolastica all’ingresso nel futuro mondo del lavoro verde e digitale.

Per saperne di più: il comunicato della Commissione

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