Litio, e non solo: una strategia europea per le materie prime critiche

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La pandemia in atto ha messo chiaramente in luce le criticità derivanti dall’eccessiva dipendenza del sistema economico europeo dalle importazioni provenienti da Paesi terzi, per quanto concerne settori di rilevante importanza strategica.

Nel quadro delle iniziative volte a riportare nel territorio dell’Unione i materiali necessari alla produzione di tali beni, la Commissione europea ha proposto l’adozione di una strategia per le materie prime critiche comprensiva di un piano d’azione, un elenco aggiornato e uno studio prospettico sull’andamento futuro. Tale strategia costituisce un’ulteriore tappa nel percorso intrapreso dall’UE negli anni ‘70 con la creazione del gruppo “Approvvigionamento di materie prime”, alla quale aveva fatto seguito l’iniziativa “materie prime” nel 2008.

Il piano d’azione si prefigge l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle esportazioni extra-UE: a tale scopo, oltre ad una più efficiente diversificazione delle fonti di approvvigionamento estero, il piano prevede investimenti miranti al rafforzamento delle fonti di approvvigionamento interno, sia attraverso azioni di efficientamento dei processi di riciclaggio e recupero dei materiali, sia mediante lo sfruttamento dei giacimenti esistenti sul suolo UE, in particolar modo nel territori orientali.

Ai fini del raggiungimento di tali obiettivi, la Commissione darà vita ad un’alleanza europea per le materie prime, che riunirà tutti i portatori di interessi del settore, e coopererà con gli Stati nei quali sono presenti potenziali giacimenti per valutare l’attivazione dei processi estrattivi entro i prossimi 5 anni; nuove risorse saranno inoltre investite in ricerca e sviluppo nel settore grazie al programma Orizzonte europa e, parallelamente, verrà messo a disposizione del comparto il programma di osservazione della Terra europeo “Copernicus”, allo scopo di migliorare la ricerca delle risorse e la gestione dei siti.

Sul fronte delle importazioni extra-UE, saranno strutturati nuovi partenariati strategici internazionali finalizzati a rendere più sicuro e sostenibile l’afflusso di materie prime non presenti sul suolo europeo: i primi progetti pilota saranno avviati nel 2021 con il  Canada e alcuni Paesi africani e dell’area della politica di vicinato.

Infine, l’elenco delle materie prime critiche è stato aggiornato per far fronte alle mutate necessità del settore industriale europeo, inserendovi nuovi elementi quali il litio, essenziale nella fabbricazione delle batterie per motori elettrici.

Per approfondire: il comunicato della Commissione

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