Le priorità   della presidenza finlandese dell’UE

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A partire dal 1° luglio 2006 e fino alla fine dell’anno, la Finlandia sostituirà   l’Austria alla presidenza dell’Unione Europea.
Benchà© si sia ormai consolidata la prassi di una stesura comune di programmi che vadano al di là   della durata di una Presidenza (sei mesi) in modo tale da assicurare una certa continuità  , i risultati che ci si aspetta dal programma della presidenza finlandese permetteranno o meno di percepire, a più lunga scadenza, soluzioni a problemi cruciali dell’Unione, quali la Costituzione e il processo decisionale per un’Europa a più di 25 Stati membri, i futuri allargamenti, la coesione economica e sociale e non ultimo, la scarsa legittimità   che i cittadini europei conferiscono all’UE. Se questi problemi di fondo non verranno coerentemente e coraggiosamente affrontati, poche sono le possibilità   di garantire un futuro all’Europa e ai suoi valori, alla partecipazione dei cittadini europei alla costruzione dell’Europa nonchà© al ruolo che l’Europa dovrebbe svolgere in quanto attore mondiale.
Il futuro dell’Unione, prima priorità   quindi sull’agenda della nuova Presidenza, verte necessariamente su Costituzione e allargamento, strettamente legati fra di loro. Per quanto riguarda la Costituzione, il periodo di riflessione sul come uscire dall’ attuale situazione di crisi per la fine del 2008, comincerà   concretamente nei prossimi sei mesi, tenendo presente che ad oggi non è chiaro se esista un consenso fra gli Stati membri su due aspetti fondamentali: 1) che la sostanza della Costituzione non debba essere modificata e 2) che a termine, l’Unione Europea non potrà   funzionare sulla base dell’attuale Trattato di Nizza.
E in questo contesto di incertezza l’allargamento e i negoziati con i nuovi paesi candidati andranno avanti : in ottobre si aspetta la decisione definitiva per l’ingresso di Romania e Bulgaria al 1° gennaio 2007 (o 2008) ; poi continueranno i negoziati con Turchia e Croazia, nonchà© le discussioni sulla situazione nei Balcani, sempre a rischio di ulteriori frammentazioni, e i negoziati per concludere accordi di associazione, nella prospettiva a lungo termine di un’adesione. A questo proposito è stata fissata una scadenza importante per dicembre 2006, dove si esamineranno tutte le questioni relative ai futuri allargamenti e alla capacità   di accoglienza dell’Unione, esame che non mancherà   di rimettere in evidenza divergenze e approcci contrastanti fra gli Stati membri e dove la ricerca di un consenso globale non sarà   cosa semplice.
La seconda priorità   sull’agenda finlandese riguarda la competitività   degli Stati membri e dell’Unione: la presidenza ha sottolineato la necessità   di progredire su alcuni temi quali l’innovazione e la ricerca, l’energia, il commercio, la produttività  , la qualità   del lavoro, la sicurezza sociale e l’immigrazione al fine di rilanciare la crescita economica. E in questa prospettiva, la presidenza ha richiamato la responsabilità   e le competenze anche degli Stati membri nei vari settori, mettendo comunque in evidenza la necessità   della salvaguardia di un modello sociale europeo che coniughi competitività   economica e solidarietà   sociale.
Va ricordato qui che, per quanto riguarda le politiche comunitarie e i suoi strumenti, è altresì responsabilità   della nuova Presidenza portare a termine i negoziati relativi ai vari programmi comunitari nel quadro delle prospettive finanziarie 2007-2013 e definire il loro bilancio. Esistono infatti più di 40 programmi comunitari, compresi i Fondi Strutturali, il Settimo Programma-Quadro di Ricerca, i programmi di educazione e formazione, i programmi legati alle relazioni esterne ecc. sui quali è necessario trovare un accordo interistituzionale entro la fine dell’anno per evitare ritardi compromettenti al loro avvio nel 2007.
Sul versante delle relazioni esterne e il ruolo dell’Unione in quanto attore globale, terza priorità  , la Presidenza finlandese ha messo soprattutto in evidenza la necessità   di sviluppare nuove relazioni con la Russia, non solo nel campo energetico e commerciale, bensì in un contesto più vasto di reale partenariato con l’Unione Europea, compreso un partenariato culturale. La Russia è infatti il vicino più importante dell’Unione e certamente un attore significativo per una garanzia di stabilità   alle frontiere orientali dell’Europa.
Altro tema importante e prioritario sull’agenda riguarda la cooperazione giudiziaria internazionale: come combattere in modo efficiente contro il crimine internazionale, il traffico di esseri umani e il terrorismo. Una maggiore cooperazione fra le Istituzioni responsabili e le forze di polizia potrà   essere concretizzata anche grazie alla possibilità   offerta dal Trattato di Nizza che permette decisioni alla maggioranza qualificata in questo settore.
E infine va sottolineato l’impegno della presidenza finlandese per una maggiore trasparenza del processo decisionale dell’Unione : in base all’accordo raggiunto all’ultimo Consiglio Europeo, tutte le deliberazioni e decisioni del Consiglio, in co-decisione col Parlamento Europeo, saranno d’ora in poi rese pubbliche. Finalmente un passo concreto nella direzione di un maggiore coinvolgimento dei cittadini europei alla costruzione europea, coinvolgimento essenziale non solo per costruire la fiducia nelle Istituzioni ma anche per conferire all’Unione quella legittimità   che, purtroppo, oggi fa ancora difetto.

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