La Commissione porta avanti la procedura di infrazione contro la Polonia per via della riforma del sistema giudiziario

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La risposta del governo polacco non ha fugato i timori di Bruxelles

La Commissione europea ha emesso parere motivato in merito alla procedura di infrazione in corso nei confronti della Polonia, a causa della legge che modifica il regime disciplinare applicabile nei confronti dei membri dell’ordinamento giudiziario.

Il 3 aprile scorso, La Commissione aveva avviato la procedura di infrazione nei confronti del governo polacco ritenendo la nuova legge potenzialmente lesiva dell’indipendenza del potere giudiziario dal potere politico e, pertanto, in contrasto con uno dei più importanti princìpi del diritto dell’Unione. La risposta presentata dal governo polacco non è stata ritenuta sufficiente a fugare i timori espressi dalla Commissione, la quale ha pertanto portato avanti la procedura d’infrazione mediante emanazione del parere motivato: la Polonia ha ora due mesi di tempo per adottare le misure indicate nel parere della Commissione, pena il deferimento del caso dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione europea.

La riforma fa parte di un più ampio disegno di riforma della giustizia polacca, già in parte sottoposto a procedura di infrazione da parte della Commissione e cassato dalla Corte di Giustizia dell’Unione per aperta violazione dei princìpi del diritto, come avvenuto il 24 giugno scorso nel caso della legge sull’età pensionabile dei giudici della Corte Suprema polacca, dichiarata in contrasto con i principi del diritto europeo da parte della Corte di Giustizia dell’Unione con la sentenza C-619/18.

Per approfondire: il comunicato della Commissione

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