Jahier (CESE): “Serve una strategia comune europea per affrontare le sfide del post-pandemia”

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Lo scorso 15 maggio si è tenuto un webinar, organizzato da CESE e CNEL, da cui è emersa la necessità di decisioni politiche urgenti, per affrontare al meglio la crisi e le sfide post Coronavirus.

Proprio da questo punto di vista, il Presidente del CESE, Luca Jahier ha sottolineato l’urgenza di una revisione strategica delle politiche europee, invitando l’UE ad agire su due fronti. Da un lato, servono maggiori investimenti europei per la crescita e la transizione, attualmente in atto, verso un nuovo modello ambientale e tecnologico, mentre, dall’altro lato, l’UE deve far valere maggiormente il suo peso sulla scena internazionale.

A tale dibattito, tenuto dal Presidente del CESE, hanno partecipato anche le seguenti personalità politiche italiane: Romano Prodi, ex Presidente del Consiglio italiano ed ex Presidente della Commissione europea, Emma Bonino, senatrice ed ex ministra degli Esteri italiana e commissaria UE, e Tiziano Treu, Presidente del CNEL. 

Tutti i commentatori hanno convenuto sulla presenza di alcune caratteristiche comuni del periodo attuale e su alcune proposte, per il futuro dell’UE post pandemia:

  • il modello europeo, che ha funzionato finora, va profondamente rivisto e cambiato;
  • si è sottolineato il nuovo ruolo giocato dalle tecnologie digitali, che però, oltre a presentare indubbi elementi di vantaggio, possono causare anche notevoli disuguaglianze;
  • è stato posto l’accento anche sul ruolo giocato dal terzo settore (non ancora però pienamente integrato nei sistemi nazionali);
  • si è altresì evidenziata la necessità di una maggior collaborazione tra settore pubblico e privato per la futura ripresa.

Luca Jahier ha concluso: “Se vogliamo lavorare per il futuro, dobbiamo infatti essere consapevoli della situazione attuale. Al termine di questa pandemia aumenterà il debito, sia pubblico che privato, potranno esservi delle tensioni sociali e le persone si sentiranno insicure. L’Europa rischierà di subire un effetto boomerang, a meno che non restiamo uniti. Insieme possiamo farcela e insieme ce la faremo”.

Per ulteriori informazioni: il comunicato del CESE

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