Il Progetto Spinelli compie quarant’anni

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Quarant’anni fa, il 14 febbraio del 1984, il Parlamento Europeo approvava a larga maggioranza il Progetto di Trattato di Unione europea proposto da Altiero Spinelli, il cosiddetto Progetto Spinelli

Nel 1979 il Parlamento europeo è stato eletto direttamente dai cittadini per la prima volta, creando alte aspettative e proponendosi con un ruolo fortemente costituente.

Nel 1984 non esisteva ancora l’Unione europea, ma solo la Comunità Economica Europea: non esistevano il mercato unico, la moneta unica, competenze comunitarie in materia di politica estera o la codecisione tra Parlamento e Consiglio nell’ambito della procedura legislativa. Il Progetto Spinelli, però, prevedeva già tutte queste cose, che progressivamente sono diventate parte integrante dell’Unione europea e della propria identità. Quel Progetto, infatti, ha fortemente ispirato le successive riforme dei trattati, ma ci sono voluti quasi quarant’anni perché il Parlamento europeo ritrovasse il coraggio di proporre una riforma dei trattati com’era quella del Progetto Spinelli. 

Anche in questo caso l’iniziativa è stata presa dal Gruppo Spinelli, che riunisce i parlamentari europei che si ispirano alla prospettiva federalista e che, sulla base delle proposte dei cittadini emerse nell’ambito della Conferenza sul Futuro dell’Europa, sono riusciti a portare la Commissione Affari Costituzionali del Parlamento a redigere una proposta di riforma dei Trattati approvata nel novembre scorso dalla plenaria Parlamento.

Non si tratta di una vera Costituzione come quella proposta dal Progetto Spinelli, ma di una serie di proposte di modifiche dei trattati che vanno nella stessa direzione del progetto Spinelli: rafforzare le competenze e i poteri dell’Unione Europea, semplificare le procedure decisionali, superare l’unanimità e rafforzare i poteri del Parlamento Europeo e il ruolo della Commissione come governo dell’Unione. Proposte che, se approvate, potrebbero portare ad una maggiore integrazione e ad un’Unione sempre più federale. 

A 40 anni esatti dall’approvazione del Progetto Spinelli, sarà interessante vedere cosa decideranno i capi di Stato e di governo del Consiglio Europeo e se le forze politiche che le  hanno approvate, sapranno mettere queste proposte al centro della campagna elettorale, affinché le elezioni europee di giugno siano un banco di prova e di scelta del modello di Unione europea desiderato dai suoi cittadini. 

Per approfondire: Altiero Spinelli

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