Il presidente del Comitato delle Regioni parla dello Stato dell’Unione Europea

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Il Comitato delle Regioni, uno dei tre luoghi della democrazia europea, festeggerà 25 anni nel 2019

Il 9 ottobre scorso, Karl-Heinz Lambertz, presidente del Comitato delle Regioni, ha rivolto un discorso intitolato Lo Stato dell’Unione Europea: la visione di regioni e città innanzi all’assemblea da lui presieduta e ad Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo.

Il punto di partenza del discorso di Lambertz è rappresentato dalle molteplici dichiarazioni fatte dalle istituzioni locali in merito all’importanza del ruolo svolto dall’Unione Europea, ad esempio, nella costruzione di infrastrutture o nell’istituzione di un programma di scambio tra studenti universitari.

Lambertz argomenta che la dimensione locale dell’Unione Europea conta circa 100.000 autorità locali e 300 regioni: «Questa terza dimensione rappresenta il fondamento democratico sul quale dobbiamo ricostruire l’Europa, con e per i nostri cittadini». È, dunque, per questo motivo che il presidente del Comitato delle Regioni afferma che «le nostre città e regioni hanno bisogno dell’Unione», anche perché rafforzare la cooperazione territoriale significa rafforzare l’Unione stessa.

La necessità diventa, quindi, quella di raggiungere una reale coesione che possa permettere ai territori di svilupparsi in maniera significativa nel futuro. In quest’ottica, bisogna perseguire processi di decentralizzazione e non di centralizzazione, in quanto, se la seconda è un retaggio del passato, la prima rappresenta un modello che può adattarsi meglio ai bisogni reali.

Dopo aver nuovamente enfatizzato il ruolo cruciale delle città e delle regioni per la stabilità dell’Unione, Lambertz ha comunicato che il Comitato delle Ragioni avvierà presto, insieme alla Commissione europea, una campagna per mettere in luce quei progetti di integrazione che sono stati messi in atto a livello locale in tutta Europa.

Il Comitato delle Regioni, che nel 2019 festeggerà 25 anni e che rappresenta uno dei tre luoghi della democrazia europea insieme al Parlamento europeo e al Comitato economico e sociale europeo, è una «istituzione che deve continuare a crescere, portata avanti da un’idea semplice quanto potente che sta ricevendo un sostegno crescente: costruire l’Europa insieme, dal basso verso l’alto, con le persone d’Europa. […] Il nostro Comitato deve continuare a legarsi sempre più all’Unione Europea e ancorarsi più profondamente in ogni comune, città e regione d’Europa. La nostra Assemblea deve diventare un forum dove gli europei possano riunirsi insieme per dare forma alla propria Europa».

Karl-Heinz Lambert ha, inoltre, invitato l’Unione a mobilitare investimenti pubblici locali che possano generare ricchezza. Per raggiungere questo scopo, è necessario stabilire regole di spesa sia in termini non solo economici, ma anche sociali, già a partire dal cofinanziamento dei Fondi Strutturali, che dovrebbe essere escluso dal calcolo del debito.

Il presidente del Comitato delle Regioni, avviandosi verso la conclusione del suo discorso, ha elencato alcuni punti importanti emersi dai dialoghi con la cittadinanza: in primo luogo, questi ultimi rappresentano uno strumento per migliorare la dimensione democratica dell’Unione Europea, capaci di comunicare alle istituzioni l’opinione degli europei in merito alle politiche europee; inoltre, «i rappresentanti eletti a livello locale e regionale devono svolgere un ruolo chiave nell’organizzazione e nel seguito di tali dialoghi sia sul campo sia all’interno delle istituzioni europee. Questo meccanismo di dialogo della cittadinanza europea dovrà diventare un elemento permanente in seguito alle elezioni europee del maggio 2019».

 

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