Il PE riunito in plenaria

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Al centro del dibattito della plenaria, che si svolgerà a Strasburgo fino al 7 febbraio, le priorità del budget a lungo termine dell’Unione Europea.

I deputati discuteranno con la Presidenza irlandese e con la Commissione Europea, nella mattinata di mercoledì, il bilancio comunitario 2014-2020.

Anche il Presidente francese François Hollande, incontrando i deputati nel secondo giorno di plenaria, ha espresso l’esigenza di trovare una soluzione efficace per uscire dalla crisi e realizzare un’Europa più integrata. Il Presidente francese ha ricordato l”importanza di “fare tagli ma senza indebolire l’economia”, esprimendo il suo “rifiuto a condannare l’Europa all’austerità perpetua”, a pochi giorni dal summit europeo relativo al budget dell’UE. Sempre in tema di bilancio, Hollande ha auspicato che siano resi disponibili fondi sufficienti alle politiche dell’agricoltura e di coesione, in grado di “promuovere l’innovazione e sostenendo la parte della popolazione più debole”.  “La crisi nell’Eurozona- ha concluso “potrebbe essere alle nostre spalle, ma dobbiamo ancora imparare la lezione. Non ci può essere nessuna tregua fino quando un giovane su due cerca lavoro, come accade in alcuni Stati membri”.

Durante i lavori del PE, i deputati chiederanno maggior attenzione a crescita, occupazione e inclusione sociale nel breve termine, soprattutto nei paesi in recessione, presentando un progetto di risoluzione in risposta all’analisi annuale sulla crescita 2013 svolta dalla Commissione.

In plenaria sarà inoltre discusso il sistema migliore da applicare per facilitare la ripresa industriale nell’UE. Verranno presentate proposte per migliorare l’accesso al credito degli imprenditori europei: un progetto di risoluzione prevede che le banche che, per sopravvivere alla crisi finanziaria, hanno ricevuto aiuti di stato o dalla Banca Centrale Europea destinino una parte dei fondi al finanziamento delle piccole e medie imprese (PMI).

I deputati discuteranno anche della libertà e dello stato di diritto in Bulgaria e della situazione dei curdi in Turchia.

All’ordine del giorno della plenaria inoltre nuovi limiti per ridurre il rumore dei veicoli, una riforma per fermare la caccia degli animali in via di estinzione, la proposta di  nuova politica europea di pesca sostenibile che vieti la pesca intensiva  e maggiori garanzie per un accesso più rapido e trasparente a trattamenti medici più convenienti per i pazienti.

Altro ospite di questa sessione di lavoro sarà il Presidente della Repubblica tunisina, Moncef Marzouki: rispetto al progetto per la nuova costituzione, rimangono infatti da chiarire alcune ombre, sopratutto sul ruolo della religione e sulla tutela dei diritti delle donne.

Per saperne di più 

1 COMMENTO

  1. Concordo con Hollande che auspica fondi sufficienti alle politiche agricole così come il non condividere che “non ci puo dessere tregua” fino a quando un giovane su due cerca lavoro e non lo trova neppure in una repubblica democratica “fondata sul lavoro”.
    Si annuncia che a giorni ,nel PE, i parlamentari europei “chiederanno maggiore attenzione a crescita, occupazione e inclusione sociale a BREVE TERMINE”.
    Ma Marchionne, a.d. Fiat-Chrysler, il 3 febbraio 2013 al teatro Carignano di Torino ha detto “di arrivare alla piena occupazione negli stabilimenti italiani anche prima di tre o quattro anni”. Tre o quattro anni !!!
    Ripetiamo, tutti, a parole che l’emergenza lavoro è la “priorità” a breve termine e che dovremmo mirare a superare tutte le casse inetgrazioni ordinarie,straordinarie perchè non riducono il debito pubblico.
    Purtroppo riscontriamo, giorno dopo giorno, l’estendersi della sopravvienza e le povertà – non solo in Italia – oltre alla misura, in crescita, delle disuguaglianze tra cittadini italianieurepei.
    Così procedendo – solo col motto “austerità” e mercato sregolato – non può ricostruirsi “coesione sociale” se,peraltro, si prevede – tra 3 0 4 anni negli stabilimenti Fiat italiani – di lavorare soltanto tre o pochi giorni al mese, dal gennaio 2013, come programmato a Cassino, col ricorso alla cassa integrazione INPS.
    Necessario quanto urgente – a mio avviso – conoscere ENTRO LA PROSSIMA PRIMAVERA gli intendimenti motivati ed i programmi veri degli investimanti a sostegno di una graduale ripresa del lavoro pieno negli stabilimenti Fiat in Italia.
    Un tavolo di confrnto reale confindustraile sindacale e governativo nazionale regionale laziale-piemontese.
    Un tavolo “rigenerato” da un contesto sindacale unitario dei metalmeccanici mirato alla programmazione contrattazione aziendale, derogata dal contratto nazionale di settore, sul nuovo modo del produrre automibili nel terzo millennio anche in Italia – dalla A alla Z – tanto nella utilizzazione degli impianti quanto nella umanizzazione del lavoro, in sicurezza ambientale di lavoro – e nella partecipazione ai risultati produttivi (retribuzione ordinaria contrattuale ed equo compenso,pattuito, sulla produttività verificata).
    Mi scuso per il lungo commento, auspicando domani nel PE un propositivo confronto di “non solo parole” parlamnetari.
    Donato Galeone

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