Il Parlamento Europeo discute le conclusioni del Consiglio

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Il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy ha definito «approfonditi» i lavori dell’ultimo Vertice riferendone in Parlamento e invitando gli eurodeputati a dare presto il via libera al pacchetto di misure per rinforzare la governance economica della zona euro.
Le scelte e le decisioni assunte in materia di governance e di politica economica non hanno fatto registrare una posizione unanime del Parlamento Europeo. Alcuni gruppi politici (ad esempio i Popolari Europei) hanno espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto ma sono emerse anche le critiche di chi, come il capogruppo socialista Martin Schutz, ha rammentato l’eccessivo peso delle agenzie di rating statunitensi sulle «decisioni draconiane imposte alla Grecia» o, come il presidente della Sinistra Unitaria Lothar Bisky, ha sostenuto che «se guardiamo agli obiettivi cruciali della strategia europea 2020 in materia di occupazione, ricerca, sviluppo, lotta alla povertà   e perfezionamento, non possiamo certo parlare di successi».
Anche in tema di gestione delle migrazioni sono emerse almeno due posizioni in Aula: da una parte il capogruppo dell’Alleanza Liberaldemocratica Europea, (ALDE) Guy Verhofstadt secondo il quale «il Parlamento non potrà   mai approvare i cambiamenti proposti alle regole dell’area Schengen, limitando gli spostamenti senza passaporto in caso di eccessivi flussi migratori» ed è quindi necessario «condividere l’onere in caso di flussi massicci, come avvenne nel caso del Kosovo»; dall’altra il conservatore Timothy Kirkhope secondo il quale «le sfide che gli spostamenti di massa attuali impongono sono davvero grandi e non scompariranno con i soliti clichà©», ma richiedono il «mantenimento dei controlli alle frontiere, dove necessario».

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