Il nuovo Centro europeo anti-terrorismo (ECTC) entra in azione

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Il 25 gennaio 2016, in occasione del Consiglio informale dei Ministri della Giustizia e degli Affari interni tenutosi ad Amsterdam, il Centro europeo anti-terrorismo (ECTC), creato dall’Europol, è entrato in azione. Il suo obiettivo è la lotta contro i foreign fighters, la propaganda on-line, il commercio illecito delle armi e la condivisione delle informazioni sul finanziamento al terrorismo.

Ard van der Steur, ministro olandese della Sicurezza e della Giustizia, aprendo il Consiglio informale di Amsterdam, ha affermato che «l’ECTC rinforzerà il coordinamento operativo e semplificherà lo scambio di informazioni tra le autorità. In tal modo si migliorerà la lotta contro la criminalità organizzata, le reti terroriste e i foreign fighters», in un momento in cui l’Europa e i suoi Stati membri stanno affrontando la sfida dell’aumento dei cittadini dell’Unione Europea che partono per la jihad, una delle minacce peggiori degli ultimi dieci anni.

L’ECTC, parte della struttura attuale dell’Europol e diretto dallo spagnolo Manuel Navarrete Paniagua, dispone di 39 agenti e di cinque esperti nazionali distaccati. Questi collaboreranno insieme ad altri centri operativi Europol, i quali svolgono un ruolo fondamentale nella reazione europea alle minacce terroristiche. A poca distanza dagli attentati del novembre 2015 che hanno colpito Parigi, 60 agenti francesi e belgi sono stati incaricati di costituire la task force ribattezzata “Fraternité”. Fino a oggi, questa squadra operativa ha segnalato più di 1.600 transazioni finanziarie sospette. Strumento efficace della lotta contro il crimine organizzato e il terrorismo, l’investigazione finanziaria è una della priorità della Presidenza olandese del Consiglio dell’Unione Europea.

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