Il futuro dell’Europa visto dai rappresentanti delle organizzazioni religiose di tutta l’Unione

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Il Primo Vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha accolto a Bruxelles gli otto rappresentanti di organizzazioni religiose di tutta l’Europa per discutere il tema: “Il futuro dell’Europa: affrontare le sfide con azioni concrete”. Il Primo Vicepresidente ha sottolineato la particolarità dell’Europa di essere patria di persone di confessioni diverse e come ogni europeo abbia il diritto fondamentale di professare la propria fede in pace e in sicurezza. Ha altresì rassicurato i presenti che la Commissione continuerà il suo impegno nel denunciare ogni forma di discriminazione o attacco contro le loro comunità e a difenderle.

I partecipanti hanno discusso sulle principali sfide strategiche che attendono l’Europa e sulle prospettive future dopo le elezioni del Parlamento europeo nel maggio 2019, soffermando la riflessione su quanto fatto e sulle gravi criticità nella gestione dei fenomeni migratori e dell’integrazione sociale nel rispetto dei principi di solidarietà, giustizia sociale e sostenibilità.

Si tratta della 14a riunione annuale ad alto livello con i leader religiosi organizzata dalla Commissione che dal 2009, grazie al trattato di Lisbona, porta avanti il dialogo interreligioso con le chiese, le religioni e le organizzazioni filosofiche e non confessionali presenti nell’Unione. In particolare è bene ricordare che l’art. 17 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea cita “1. L’Unione rispetta e non pregiudica lo status di cui le chiese e le associazioni o comunità religiose godono negli Stati membri in virtù del diritto nazionale. 2. L’Unione rispetta ugualmente lo status di cui godono, in virtù del diritto nazionale, le organizzazioni filosofiche e non confessionali. 3. Riconoscendone l’identità e il contributo specifico, l’Unione mantiene un dialogo aperto, trasparente e regolare con tali chiese e organizzazioni.

Per approfondire: il comunicato

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