In un’intervista del 19 gennaio, Dimitrios Karnavos, presidente del Comitato Europeo delle Regioni (CdR) ha analizzato l’attuale situazione pandemica in relazione alle politiche ambientali europee. Le domande a lui rivolte si sono concentrate in particolare sull’8° Programma di Azione per l’Ambiente, presentato nell’ottobre scorso dalla Commissione e volto a sostenere gli obiettivi ambientali e climatici del Green Deal europeo all’orizzonte 2050. E’ stata l’occasione per il Presidente del CdR di analizzare il Programma in funzione del ruolo e del contributo che le autorità regionali e locali potrebbero svolgere per la sua attuazione.
Ha in particolare sottolineato come, malgrado le difficoltà di coniugare le prerogative legate al cambiamento climatico con le altre politiche settoriali europee, la pandemia da Covid-19 abbia messo in luce la necessità di muoversi in maniera coesa verso un’unica direzione e verso le stesse sfide: in questo, città e regioni giocheranno un ruolo fondamentale nel portare avanti politiche ambientali efficaci nelle loro zone di intervento.
Il Presidente ha inoltre messo in evidenza la necessità che le politiche ambientali vengano applicate in maniera omogenea in tutte le regioni europee ; ciò richiede approcci innovativi e risorse adeguate che tengano conto delle sfide specifiche che ogni zona deve affrontare, con i suoi punti deboli e forti. Secondo Karnavos la migliore strategia per raggiungere i risultati attesi è una cooperazione transnazionale, interregionale e intermunicipale. Questo appare ancora più importante se visto alla luce di una ripresa verde post Covid-19 e, al riguardo, si dice soddisfatto dal fatto che il 30% del budget del piano NextGenerationEU e del bilancio pluriennale 2021-2027 riguardi la lotta al cambiamento climatico, con una speciale attenzione all’ambiente e alla biodiversità. Il Covid-19, dunque, deve essere visto come un’opportunità per accelerare l’agenda ambientale: le comunità locali devono puntare su una ripresa economica, che sia anche sostenibile e resiliente. Fondamentale quindi, sarà una maggiore comunicazione con i cittadini per dimostrare come una politica ambientale ben costruita porti, oltre che vantaggi sul piano della salute e del benessere, anche a economie locali più sostenibili e competitive.
Per saperne di più: il comunicato del CdR