Giovedì 24 marzo si celebra la Giornata nazionale per la promozione della lettura, istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 luglio 2009 per sensibilizzare tutti i cittadini, e in particolar modo le nuove generazioni, sull’importanza della lettura.
Questa rappresenta infatti un mezzo di approfondimento e di conoscenza, di informazione e di apprendimento culturale, tutti elementi indispensabili per superare le incertezze e le precarietà legate alla paura della globalizzazione e del cambiamento, oltre a rappresentare un piacere ineguagliabile che consente di entrare in mondi, vite e tempi diversi, facendo avvicinare il lettore a realtà differenti dalla sua.
Nonostante la lettura nel nostro Paese non riscontri trend positivi, con la diminuzione di titoli pubblicati (-2,6% rispetto al 2019) e delle tirature (-7,2%), nel 2020 c’è stato un lieve miglioramento con i lettori dai 6 anni e più che sono passati al 41,4%, con un +1,4% rispetto all’anno precedente.
La maggior parte dei lettori continuano a essere i giovani: hanno letto un libro per motivi non strettamente scolastici o professionali il 58,6% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, mentre le ragazze tra gli 11 e i 24 anni rappresentano, in assoluto, il pubblico più affezionato alla lettura, con oltre il 60% di loro che ha letto almeno un libro durante l’anno.
Per approfondire: il comunicato del Dipartimento per le politiche della famiglia