Fine del geo-blocking, sostegno dell’e-commerce e innovazione digitale: il Parlamento approva una risoluzione

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Martedì 19 gennaio il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che chiede la fine del geo-blocking dell’accesso online dei consumatori ai servizi sulla base dei loro indirizzi IP, indirizzi postali e dati relativi alle loro carte di credito.

I deputati hanno espresso l’urgenza di discutere le 16 iniziative sul mercato unico digitale annunciate dalla Commissione europea lo scorso maggio per sostenere l’economia digitale e l’innovazione. In questo modo hanno quindi votato a favore di un’Europa capace di cogliere le opportunità che vengono offerte dalle nuove tecnologie dotandosi di una politica favorevole all’innovazione delle piattaforme online, il cloud computing, l’Internet delle cose o la stampa 3D. Le proposte di questa risoluzione contribuiranno alla preparazione delle 16 iniziative che la Commissione dovrà presentare entro la fine del 2016, il Parlamento ne sarà il colegislatore insieme al Consiglio dei Ministri UE.

I deputati hanno chiesto alla Commissione di emanare delle proposte in merito alle pratiche non giustificate di geo-blocking, la protezione di un contenuto digitale acquistato online e offline, soluzioni innovative per la consegna transfrontaliera dei pacchi, rimozione delle barriere per le piccole e medie imprese, revisione della direttiva sull’ePrivacy.

Inoltre, il Parlamento ha espresso la sua preoccupazione circa di differenti approcci nazionali atti a regolare internet e la “sharing economy”, e ha chiesto alla Commissione di valutare la necessità di proteggerne i consumatori e di assicurare l’adeguatezza delle norme che riguardano i consumatori nella sfera digitale.

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