Eurostat: migliora la situazione occupazionale europea

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Secondo i dati resi pubblici da Eurostat, la disoccupazione si è assestata all’ 11,4% all’interno dell’eurozona e al 9,9% all’interno dell’UE, in lieve calo rispetto ai dati del dicembre 2014 (rispettivamente all’11,5% e al 10%).

Secondo l’istituto di statistica europeo si tratta dei tassi più bassi registrati nella zona euro dall’agosto 2012 ed è la prima volta dall’ottobre 2011 che questi tassi scendono sotto il 10% nella zona UE28.

Su 24 milioni di disoccupati registrati nello scorso novembre nell’UE, di cui 18 milioni nella zona euro, ben 228 mila nell’UE hanno trovato lavoro, di cui 157 mila nella zona euro.

Alla fine del 2014 i tassi di disoccupazione più bassi si sono registrati in Germania (4,8%), Austria (4,9%), mentre gli Stati in cui si è registrato il più alto tasso di disoccupazione sono stati la Grecia (25,8% – ottobre 2014) e la Spagna (23,7%). Nel corso del 2014 è diminuito il tasso di disoccupazione in 24 Paesi; lo Stato nel quale la disoccupazione non ha registrato variazioni è stato il Belgio mentre si è riscontrato un aumento in Finlandia (da 8,3% a 8,9%), in Italia (dal 12,6% al 12,9%) e in Francia (dal 10,2% al 10,3%).

I tassi si sono significativamente abbassati in Estonia (dal 9% al 6,6% tra novembre 2013 e 2014), in Bulgaria (dal 12,8% al 10,8%) e in Grecia (dal 27,8% al 25,8% tra ottobre 2013 e novembre 2014).

Per quanto riguarda la situazione lavorativa dei giovani si può riscontrare un piccolo margine di miglioramento: alla fine del 2014, circa 5 milioni di giovani (21,4%) sotto i 25 anni erano disoccupati nella zona UE28, di cui circa 3,3 milioni (23,0%) nell’area euro. Il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il 23,1% nell’UE e 23,9% nella area euro nel mese di dicembre 2013. Rispetto alla fine del 2013, il numero di giovani disoccupati è sceso da 464 mila nella zona UE28 a 168 mila nell’area dell’euro; alla fine del 2014, i tassi più bassi di disoccupazione sono stati invece registrati in Germania (7,2%) e in Austria (9,0%) mentre i più alti in Spagna (51,4%), in Grecia (50,6% nel mese di ottobre 2014) e l’Italia (42,0%).

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