Secondo gli ultimi dati resi noti dall’Istituto di statistica europeo, il carico fiscale (tasse e contributi) nel 2012 si attesta al 39,4% del Prodotto Interno Lordo (PIL) nell’UE-28, oltre mezzo punto percentuale in più rispetto al 2012 quando era al 28,8%.
Un aumento ancora più consistente si è registrato nella zona euro, dove i valori sono stati rispettivamente del 39,5% nel 2011 e del 40,4% nel 2012.
Per il 2013 Eurostat prevede un ulteriore aumento sia a livello UE, sia a livello di eurozona.
Disomogeneo il dato dei diversi Stati membri, con alcuni Paesi che si collocano al di sotto del 30% (Lituania, Bulgaria, Romania, Slovenia, Slovacchia e Irlanda) e altri nei quali il carico fiscale è superiore al 40% come i Paesi scandinavi (Svezia e Finlandia), l’Austria e anche l’Italia dove il carico fiscale vale il 44% del PIL.
Nel biennio 2011-2012, gli aumenti più consistenti si sono registrati in Ungheria (+1,9 punti percentuali), Italia (+1,8) Grecia e Francia (+1,3), Belgio (+1,2) e Lussemburgo +1,1).
Decisamente più contenute degli aumenti sono state, invece, le riduzioni del carico fiscale: le più consistenti si sono registrate in Portogallo (passando al 33,2 al 32,4), Regno Unito (dal 35,8 al 35,4) e Slovacchi (dal 28,6 al 28,3)
La principale fonte di entrate fiscali nell’UE-28 è il lavoro, il cui gettito ammonta a più della metà del totale nel 2012 (51%), seguono le tasse sui consumi (28,5%) e quelle sul capitale (20,8%).
Le imposte sul lavoro hanno rappresentato la principale fonte di gettito nel 2012 per 24 Stati membri, in 13 di essi hanno rappresentato più della metà del totale. tra questi anche l’Italia con il 52%.
Particolarmente rilevante la quota di tasse derivanti dal lavoro in Svezia (58,8%), Paesi Bassi (57,5) Austria (57,4) e Germania (56,6); solo in Belgio, Malta, Cipro e Regno Unito con valori che variano tra il 32,9% e il 38,9%.
Nel 2012, le tasse sui consumi hanno rappresentato la principale fonte di gettito in quattro Stati membri: Bulgaria (dove hanno rappresentato il 53,5% del gettito totale), Croazia (49,1), Malta e Romania (45,1). I Paesi in cui le tasse sui consumi hanno pesato di meno sul totale del gettito sono stati Belgio, Francia e Italia con valori che si attestano tra il 24,7% e il 23,7% del totale.
Infine le tasse su capitale hanno rappresentato la quota più piccola del gettito fiscale in tutti gli Stati membri: solo in Lussemburgo, Regno Unito e a Malta si sono registrate percentuali di questa fonte di gettito superiori al 25% del totale.