Eurobarometro sulla formazione professionale

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Secondo i risultati dell’indagine la formazione e l’istruzione professionale godono di un’immagine positiva ma ulteriori sforzi sono necessari per migliorarne l’impatto garantendo maggiore mobilità   a studenti, diplmati e docenti e offrendo servizi di orientamento più efficaci.
La ricerca ha coinvolto circa 27.000 cittadini europei provenienti da tutti gli Stati membri.
Il 71% degli intervistati ha dichiarato di avere una percezione positiva della formazione professionale: le ragioni di tale positività   risiedono nella qualità   dell’apprendimento offerto, nella competenza e nel livello di preparazione dei docenti e nella qualità   e «modernità   delle strutture».
L’82% degli intervistati ritiene, poi, che la formazione professionale fornisca le competenze più ricercate dai datori di lavoro; molto alta è anche la percentuale di coloro che sostengono che la formazione professionale sia una «chiave di ingresso verso professioni richieste sul mercato del lavoro» (73%) e «ben retribuite» (55%).
Secondo il 36% degli intervistati l’istruzione e la formazione professionale stimolano la creazione di piccole imprese e il 48% ritiene che incoraggino comportamenti rispettosi dell’ambiente.
Infine una consistente maggioranza degli intervistati attribuisce alla formazione professionale un ruolo importante nella riduzione della disoccupazione (76%) e nella creazione di servizi di qualità   (80%).
Le criticità   più importanti rilevate dall’indagine sono: la possibilità   per gli studenti e i diplomati della formazione professionale di svolgere parte del loro percorso formativo o professionale in un altro Stato membro (circa un terzo degli intervistati ritiene questa opportunità   non accessibile), l’efficacia dei servizi di orientamento e, soprattutto tra gli intervistati più giovani, una certa «diffidenza» verso questo tipo di percorsi formativi ai quali si continua a preferire l’istruzione secondaria generale: meno della metà   di tutti gli intervistati di età   compresa fra i 25 e i 39 anni e tra i 40 e i 54 anni è dell’avviso che i giovani ricevano un orientamento professionale adeguato e soltanto il 27% degli intervistati di età   compresa tra i 15 e i 24 anni consiglierebbe a un coetaneo l’istruzione e la formazione professionale.
I risultati dell’indagine saranno presentati da Androulla Vassiliou, commissaria europea responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù al WorldSkills London 2011, il 7 ottobre prossimo.
Il WorldSkills London è il più grande salone internazionale della formazione professionale; riunirà   oltre 1.000 giovani che si sfideranno in 46 settori di competenza.

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