Conferenza EAPN: un’altra risposta alla crisi è possibile

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La conferenza organizzata dall’European Anti-Poverty network è stata l’occasione per presentare il documento intitolato «Re-engaging Hope and Expectations – getting out of the crisis together».
Il documento enumera i dodici elementi-chiave di un approccio di risposta alla crisi alternativo, sostenibile e inclusivo.
Esprimendo la propria solidarietà   al popolo greco e invocando un’azione urgente per fermare le misure di austerità  come sola risposta alla crisi del debito, EAPN chiede alle istituzioni europee di «aprire le loro porte» a un dibattito veramente inclusivo dal quale scaturiscano soluzioni basate su investimenti in occupazione, servizi e protezione sociale, trasparenza e «governance partecipativa».
Al primo posto tra le richieste di EAPN una «governance della crisi aperta e inclusiva» che consiste nel coinvolgimento di persone vulnerabili e di ONG che operano sul campo nell’implementazione della Strategia «Europa 2020» soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi di eradicazione della povertà  .
Altrettanto importante è ritenuto il salvataggio dell’euro ma «senza sacrificare la solidarietà  » e quindi sostenendo gli Euro Bond e gli impegni per la governance sociale ed economica della crisi.
La piena occupazione e la protezione sociale – anche attraverso dispositivi di reddito minimo – devono, secondo EAPN, essere elementi cardine della risposta alla crisi in cui allo Stato compete un ruolo cruciale, soprattutto per garantire un welfare equo e universale.
EAPN sollecita inoltre un «patto di investimento sociale» che si concretizzi in investimenti a favore dell’educazione, della salute, dei servizi sociali, delle politiche per la casa e dell’lavoro «verde» (cioè in settori e produzioni a basso impatto ambientale) e «bianco» (cioè regolare e tutelato).
Altre azioni sollecitate da EAPN riguardano l’equa ripartizione della ricchezza e delle conoscenze, l’attivazione di dispositivi di reddito minimo, la «solidarietà   fiscale» (che non può prescindere dalla progressività   del regime di aliquote,dalla tassa sulle transazioni finanziarie e dalla fine dei paradisi fiscali), l’implementazione di politiche di inclusione attiva (compreso il sostegno alle Regioni e agli Enti Locali che destinano almeno il 20% dei Fondi strutturali all’inclusione sociale) e un quadro normativo che garantisca alle piccole e medie imprese (PMI) e all’economia sociale di poter operare sul mercato alla pari con gli altri soggetti .
Ultima ma non meno importante tra le raccomandazioni di EAPN è quella che, partendo dall’iniziativa Beyond GDP, sottolinea l’importanza degli di indici multidimensionali che consentano di misurare lo sviluppo non soltanto in termini di Prodotto Interno Lordo ma anche in termini di sostenibilità   e di benessere. Dall’utilizzo di questi indicatori discende, secondo EAPN, la ridefinizione delle priorità  future.

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