Lo scorso 28 giugno sono stati erogati ben 800 milioni di € da parte della Commissione europea, per superare la crisi, causata dalla pandemia da Covid – 19.
L’erogazione di questa cifra aiuterà a sostenere quarantuno programmi nazionali e regionali di sedici Stati membri (Francia, Grecia, Repubblica Ceca, Germania, Polonia, Lituania, Paesi Bassi, Slovacchia, Estonia, Austria, Danimarca, Finlandia, Bulgaria, Svezia, Portogallo e Croazia) nell’ambito della più ampia iniziativa del React – Eu. L’obiettivo principale di React – Eu è così quello di colmare il divario tra le prime risposte all’emergenza e gli investimenti più a lungo termine, che consentiranno la reale ripartenza dell’economia e della società europea. Tali fondi aggiuntivi, infatti, aumenteranno la resilienza dei sistemi sanitari, preserveranno numerosi posti di lavoro e aiuteranno a crearne di nuovi, sostenendo in particolare i giovani e le piccole e medie imprese. Queste ulteriori risorse saranno redistribuite attraverso gli esistenti programmi delle politiche di coesione, ovvero il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il Fondo sociale europeo (FSE).
Lo stanziamento del 28 giugno fa seguito al successo della prima emissione di titoli nell’ambito di NextGenerationEU, strumento temporaneo per la ripresa, pensato a livello europeo, del valore di 800 miliardi di €, ammontare che la Commissione reperirà sul mercato dei capitali entro il 2026. Il sotto – programma REACT-EU, che appartiene a NextGenerationEU, apporterà 50,6 miliardi di € di finanziamenti aggiuntivi (a prezzi correnti) nel corso del 2021 e del 2022 ai programmi della politica di coesione comunitaria.
Questa la dichiarazione di Elisa Ferreira, Commissaria per la Coesione e le riforme: “Sono lieta che la politica di coesione resti in primo piano nel contesto della risposta alla crisi e della ripresa. REACT-EU è stato il primo strumento di NextGenerationEU ad essere messo a punto, i suoi programmi sono stati i primi ad essere adottati e costituisce attualmente il primo strumento di sostegno alla nostra economia, alle nostre imprese e ai nostri lavoratori”.
Per ulteriori informazioni: il comunicato della Commissione