Lo studio danese «Copenhagen Economics», prendendo in esame due terzi dei servizi, prevede benefici economici per consumatori, imprese e amministrazioni in alcuni Paesi membri, fra cui l’Italia. Più critici i risultati dello studio realizzato dall’Istituto di Diritto Europeo dell’Università cattolica di Louvain, secondo il quale la Direttiva entrerebbe in contrasto con altri testi comunitari in particolare per quanto riguarda la possibile incertezza per chi presta e chi beneficia dei servizi e la scarsa armonizzazione fra gli Stati membri. L’istituto svizzero di diritto comparato studierà il settore del gioco d’azzardo, che la maggioranza degli Stati vuole escludere dai campi di applicazione dalla direttiva.
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