Diritti delle donne e uguaglianza di genere: le iniziative del Parlamento europeo e del Comitato delle regioni

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Dal 26 al 29 ottobre si è tenuta la prima Settimana Europea sull’Uguaglianza di Genere, su iniziativa del Parlamento Europeo e della sua commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere. Un appuntamento di rilievo che segna il 25mo anniversario della Conferenza di Bejing e l’impegno  politico dei Paesi aderenti per raggiungere la parità di genere nel rispetto dei diritti umani fondamentali

L’iniziativa, oltre a fare il punto sui progressi fatti e sulle sfide future, si presenta come fondamentale in un periodo in cui la strategia europea sull’uguaglianza di genere è confrontata all’ impatto che la pandemia da covid-19 ha avuto in particolare sulla vita delle donne europee.

Il tema della parità di genere è stato anche al centro dell’ultima sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR) tenutasi il 14 ottobre, in cui è stato sottolineata l’importanza fondamentale di coinvolgere le autorità locali e regionali per il ruolo chiave che giocano nell’affrontare il tema.

Il covid-19 ha messo ancora più in evidenza le disuguaglianze di genere che già esistevano, in particolare si è osservato un inquietante aumento delle violenze domestiche in tutta Europa. Il Comitato europeo delle Regioni sottolinea che i lavoratori di certi settori, occupati in particolare dalle donne, sono stati particolarmente esposti ai rischi legati al covid-19 e che, di conseguenza devono aver diritto a una maggiore protezione sociale, migliori condizioni lavorative e una maggiore remunerazione. Sarebbe necessario un simile ragionamento per tutte le donne che durante il lockdown hanno sperimentato, oltre alle violenze domestiche, diverse difficoltà nel gestire la situazione lavorativa da casa e le responsabilità domestiche. Per questo le autorità locali e regionali chiedono di includere le conseguenze della pandemia nella Strategia europea per la parità di genere 2020-2024 e di essere maggiormente coinvolti nella rete europea sulla prevenzione della violenza di genere e nella prossima campagna di comunicazione e di sensibilizzazione che verrà lanciata sul tema.

È importante infine ricordare anche il recente seminario del Comitato delle Regioni tenutosi il 15 ottobre, intitolato “Il cammino della parità di genere in politica” in cui si è sottolineato come ci sia ancora un grande squilibrio nei meccanismi decisionali a sfavore delle donne. I punti chiave del seminario  hanno infatti messo in evidenza che solo il 30 per cento degli eletti a livello locale e regionale sono donne e solo il 15 per cento sono state elette sindaco. E’ stato quindi ribadita l’importanza di ridurre, a livello locale e regionale, un tale squilibrio di genere.

Per saperne di più: la prima Settimana Europea sull’Uguaglianza di Genere, la parità di genere nella plenaria del CdR

1 COMMENTO

  1. Affrontare la parità di genere, competerebbe andare a scardinare la radice quell’obsoleta è disumana regola purtroppo in Italia ancora vigente , secondo la quale, una mamma, senza il consenso del padre del proprio figlio, non ha la libertà’ e il diritto umano fondamentale di aggiungere il proprio cognome materno a quello paterno del proprio figlio limitando così anche io diritto ad una completa identità della prole. Nel regno animale non funzionerebbe così.

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