Colmare il divario salariale tra uomini e donne

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Una relazione pubblicata il 18 luglio dalla Commissione europea analizza il divario salariale tra uomini e donne e individua le modalità   d’intervento a livello europeo. Secondo il documento, nell’intera economia comunitaria, le donne continuano a guadagnare mediamente il 15% in meno degli uomini. Dalle statistiche emerge che lo scarto tra le remunerazioni aumenta con l’età  , il livello d’istruzione e gli anni di servizio: le differenze salariali superano il 30% tra i 50 e i 59 anni, pur essendo del 7% nella fascia d’età   fino a 30 anni; superano il 30% per chi è in possesso di un diploma universitario ma sono del 13% per chi possiede un diploma di scuola media inferiore. Per affrontare la questione, la comunicazione individua 4 campi d’intervento: una migliore applicazione della legislazione vigente, attraverso analisi delle normative statali e iniziative di sensibilizzazione;lotta al divario tra le retribuzioni come parte integrante delle politiche a favore dell’occupazione degli Stati membri; promozione della parità   salariale fra i datori di lavoro, soprattutto grazie a iniziative che stimolino la responsabilità   sociale; supporto allo scambio di buone prassi nell’ UE e coinvolgimento delle parti sociali.
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