Le regioni e le città d’Europa lanciano un appello contro la proposta della Commissione europea di riformare la governance che unisce coesione e agricoltura. Durante una riunione congiunta tra la Commissione Politica di coesione territoriale e bilancio dell’UE (COTER) del Comitato delle Regioni e la Commissione per lo sviluppo regionale (REGI) del Parlamento europeo, gli esponenti locali hanno espresso timori nei confronti di una possibile centralizzazione dei fondi.
Vasco Cordeiro, presidente della COTER, ha chiesto che la politica agricola comune e quella di coesione restino complementari nonché centrali per il futuro dell’Europa.
Dragoş Benea, presidente della REGI, ha espresso preoccupazione riguardo al nuovo modello dei piani nazionali e regionali nell’organizzazione dei fondi della politica di coesione, in quanto rischiano di aumentare la competizione tra agricoltori, regioni e governi.
Raffaele Fitto vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la Coesione e le riforme, ha promesso apertura al dialogo e miglioramento delle attuali proposte.
Le Commissioni COTER e REGI temono che la riforma possa portare a una “nazionalizzazione” della politica di coesione, escludendo le regioni dalla gestione degli investimenti territoriali. Chiedono una politica ben finanziata e coordinata, che eviti la concorrenza tra agricoltura e sviluppo locale.
Per saperne di più: I deputati del PE e i leader regionali esortano a modificare il modello di governance che unisce coesione e agricoltura













