Martedì 18 aprile la Commissione europea ha adottato una proposta relativa alla normativa dell’UE sulla cibersolidarietà per rafforzare le capacità di cibersicurezza nell’UE. Tale normativa è volta al rafforzamento della solidarietà a livello europeo e ad un netto miglioramento nel rilevamento degli incidenti significativi o su vasta scala in materia di cibersicurezza, oltre alla preparazione e alla risposta a questi attraverso la creazione di uno scudo europeo e di un meccanismo globale per le emergenze.
Il meccanismo previsto per le emergenze di cibersicurezza ed una loro corretta e funzionale risposta sosterrà:
- azioni di preparazione, compresa l’effettuazione di test su soggetti di settori altamente critici per rilevare potenziali vulnerabilità;
- la creazione di una nuova riserva dell’UE per la cibersicurezza, costituita da servizi di risposta agli incidenti prestati da fornitori affidabili con cui è già stato sottoscritto un contratto e che sono quindi pronti a intervenire, su richiesta di uno Stato membro o di istituzioni, organi e organismi dell’Unione, in caso di incidenti di cibersicurezza;
- la fornitura di sostegno finanziario per l’assistenza reciproca, nei casi in cui uno Stato membro possa offrire assistenza a un altro Stato membro.
La dotazione complessiva per tutte le azioni nell’ambito della normativa dell’UE sulla cibersolidarietà è di 1,1 miliardi di €, di cui circa 2/3 saranno finanziati dall’UE mediante il programma Europa digitale.
Contestualmente la Commissione ha presentato, nell’ambito dell’Anno europeo delle competenze 2023, un’Accademia per le competenze in materia di cibersicurezza che riunirà iniziative private e pubbliche volte ad una loro promozione a livello europeo e nazionale, accrescendone la visibilità e contribuendo a colmare il divario di talenti in materia di cibersicurezza dei professionisti del settore.
L’Accademia si evolverà in modo da comprendere uno spazio comune per il mondo accademico, gli erogatori di formazione e l’industria, che li aiuterà a coordinare programmi di istruzione, formazioni e finanziamenti e monitorare l’evoluzione del mercato del lavoro nel settore della cibersicurezza.
Toccherà ora al Parlamento europeo e al Consiglio esaminare la proposta di normativa dell’UE sulla cibersolidarietà e la modifica che essa prevede del regolamento sulla cibersicurezza.
Per approfondire: Il comunicato della Commissione europea