CESE: nel futuro dei rapporti UE-Africa, investimenti in sviluppo sostenibile

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Pubblicato il parere sulle prospettive della partnership euro-africana

Lo scorso marzo, la Commissione europea ha presentato una nuova strategia per le relazioni UE-Africa; il continente africano è, infatti, una delle aree cruciali per l’Unione sulla scena internazionale, non solo per la sua prossimità geografica: attualmente, è il principale partner commerciale e di investimento dell’UE – ben 52 Stati hanno sottoscritto accordi commerciali con l’Unione – ed è una delle zone col maggior tasso di crescita economica al Mondo.

In vista del prossimo vertice UE-Africa, il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ha adottato un parere d’iniziativa in merito al futuro delle relazioni euro-africane, dal titolo “UE e Africa: realizzare un partenariato equo per lo sviluppo basato sulla sostenibilità e su valori comuni”.

Nel parere, il CESE evidenzia la necessità di agire sia sul versante sociale che su quello economico per poter conseguire congiuntamente gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 (SDG).

In particolar modo, il CESE enumera, tra gli obiettivi principali della futura partnership, la necessità di incrementare gli investimenti europei in Africa, allo scopo di migliorare le condizioni di vita globale della popolazione, riducendo le disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza e promuovendo lo sviluppo della nascente classe media. Per fare ciò, l’Unione dovrebbe proporre una propria strategia di investimento in grado di porsi quale valida alternativa rispetto agli attuali programmi bilaterali attivati dalla Cina (la “Belt and road Initiative” – comunemente nota come “Via della Seta”), dagli Stati Uniti e dalla Russia, con un consistente – e vincolante – programma di investimento focalizzato su infrastrutture e scambi commerciali, indispensabile per mobilitare una quota consistente dei 600 miliardi di Euro che si stimano necessari per il conseguimento degli SDG nel continente africano.

La partnership, tuttavia, non dovrà limitarsi alla mobilitazione di risorse economiche: per garantire la sostenibilità sociale delle politiche di sviluppo, sarà fondamentale, secondo il CESE, promuovere azioni di coinvolgimento della società civile africana – con particolare riguardo nei confronti delle donne e dei giovani – rafforzare le istituzioni democratiche, i sistemi di welfare e l’istruzione, anche attraverso un’estensione del programma Erasmus+.

Per approfondire: il comunicato del CESE

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