Il 30 gennaio 2025, la Corte europea dei diritti umani (CEDU) ha emesso una sentenza-pilota nel caso Cannavacciuolo e Altri contro Italia (ricorso n. 51767/14 e altri), riconoscendo la gravità dell’inquinamento ambientale nella Terra dei Fuochi, l’area compresa tra le province di Napoli e Caserta.
La Corte ha riconosciuto la violazione dell’articolo 2 della CEDU (tutela del diritto alla vita), evidenziando come lo Stato italiano, pur consapevole della crisi ambientale da decenni, non abbia adottato misure efficaci per tutelare i cittadini né fornito informazioni adeguate sui rischi sanitari. La denuncia è stata presentata da 41 cittadini e cinque associazioni, che hanno sottolineato il legame tra il degrado ambientale e le attività illecite della criminalità organizzata.
Ora l’Italia è chiamata a un’azione concreta: avviare interventi di bonifica e riqualificazione ambientale. La Corte ne monitorerà i progressi entro due anni, segnando un punto di svolta nella battaglia per la giustizia ambientale.
Per saperne di più: La Corte europea dei diritti umani condanna l’Italia per violazione del diritto alla vita nella Terra dei Fuochi , Judgment concerning Italy