Bilancio dell’UE: chiesti più fondi per le priorità   strategiche

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Criticando i tagli apportati dal Consiglio a un «già   modesto» progetto preliminare di bilancio per il 2009, il Parlamento europeo chiede di aumentare la dotazione di voci prioritarie quali crescita e occupazione, lotta ai cambiamenti climatici, sicurezza, politica sociale, coesione e azione esterna.
L’Europarlamento osserva che gli stanziamenti d’impegno del progetto di bilancio ammontano complessivamente a 133,9 miliardi di euro, con una contrazione di 469 milioni di euro rispetto alla proposta della Commissione, mentre l’importo degli stanziamenti di pagamento, pari a 114,9 miliardi di euro e inferiore di 1,7 miliardi a quello del progetto preliminare di bilancio, rappresenta lo 0,89% del Reddito Nazionale Lordo (RNL), «il che colloca i pagamenti a un livello minimo mai raggiunto finora».
In base a tali constatazioni, gli eurodeputati propongono invece stanziamenti d’impegno per 136 miliardi di euro (1,04% del RNL e 2 miliardi in più rispetto al Consiglio) e stanziamenti di pagamento di poco inferiori a 124,5 miliardi (0,96% del RNL e 9 miliardi in più rispetto al Consiglio).
In generale, per il bilancio 2009 il Parlamento considera «priorità   importanti» la crescita e l’occupazione, la lotta ai cambiamenti climatici e il rafforzamento dell’incolumità   e della sicurezza dei cittadini dell’UE, nonchà© della dimensione sociale (anche attraverso l’iniziativa della crescita per l’occupazione, gli aiuti alle piccole e medie imprese e alla ricerca) e il sostegno alla coesione interregionale. I deputati intendono quindi incrementare gli stanziamenti delle linee destinate a finanziare tali priorità  . Riguardo alla politica sociale, ribadendo l’importanza del principio di solidarietà   all’interno dell’UE, l’Europarlamento si rammarica dei tagli apportati dal Consiglio per quanto riguarda la dotazione del Fondo Sociale Europeo (FSE) a favore della competitività   e l’occupazione a livello regionale.
Il 21 novembre prossimo è prevista una riunione di concertazione tra il Parlamento e il Consiglio nel corso della quale si cercherà   un accordo prima della seconda lettura, mentre l’approvazione finale del bilancio 2009 dovrebbe avvenire nel corso della sessione europarlamentare di dicembre.

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1 COMMENTO

  1. Confrontando le cifre del bilancio UE (poco più di 130 mld di euro) con le cifre stanziate dall’insieme degli stati europei per soccorrere e garantire il sistema bancario e creditizio, che, se non erro, si avvicinano ai 1000 miliardi, appare evidente come da anni stiamo privando la UE degli indispensabili fondi per operare nel Mercato Unico e svolgere quella funzione di indirizzo economico che tutti chiedono all’Europa. L’esperienza ormai ha dimostrato che qualunque iniziativa intergovernativa, anche la più lodevole e intelligente, come la “strategia di Lisbona” o il “pacchetto Energia 20-20-20”, ad ogni stormir di vento o addirittura ad ogni cambio di governo in uno dei 27 paesi, è messa in discussione e finisce per non essere realizzata; mentre le iniziative affidate ad organismi suvrannazionali dotati di reali poteri e in cui si decide a maggioranza (quali la moneta gestita dalla BCE o l’antitrust gestito dalla Commissione)funzionano, servono a tutti i cittadini e sono di esempio al mondo. Malgrado questa evidenza si continua a parlare di “coordinamento” fra gli stati e non di “cessione di sovranità “. Comunque non perdo la speranza : nei momenti di crisi anche qualche plitico potrebbe svegliarsi !

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