Aiuti umanitari per l’africa centrale e occidentale

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Il 6 febbraio 2023, in occasione dell’incontro ministeriale EU ECOWAS tenutosi a Bruxelles, l’Unione Europea ha disposto uno stanziamento del valore di 181.5 milioni destinati ad aiuti umanitari per l’Africa centrale e occidentale.

Queste due aree rappresentano una delle più povere e fragili regioni al mondo e soffrono continuamente a causa di crisi umanitarie, conflitti, epidemie ricorrenti e cambiamento climatico. Attualmente, la regione è devastata da una carestia senza precedenti, aggravata dal rincaro del prezzo del cibo (tra il 40% e il 60% solamente nell’ultimo anno), dovuto a fattori locali e trend globali, ma soprattutto al conflitto in Ucraina. Inoltre, I paesi dell’Africa occidentale e centrale sono estremamente vulnerabili ai pericoli legati alle condizioni meteorologiche come siccità e inondazioni, intensificati dai cambiamenti climatici. Alcuni dei paesi più toccati dalla crisi climatica sono il Ciad e la Repubblica Centrafricana.

Gli aiuti riguardano principalmente i seguenti settori:

  • Aiuti salvavita alle popolazioni sfollate a causa dei conflitti e alle comunità ospitali;
  • Sostenimento delle vittime di violazioni dei diritti umani, compresi i sopravvissuti alla violenza sessuale e di genere e i bambini colpiti dai conflitti;
  • Assistenza alimentare alle famiglie e alle comunità bisognose, concentrandosi sulla stagione magra e sulle aree difficili da raggiungere, e trattando la grave malnutrizione acuta nei bambini sotto i 5 anni;
  • Assistenza sanitaria alle popolazioni al di fuori della portata delle autorità sanitarie e accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari;
  • Supporto all’emergenza educativa dei bambini che non possono frequentare la scuola;
  • Azioni di preparazione alle catastrofi, come i sistemi di allarme rapido e la resilienza climatica;

Inoltre, la Commissione ha già chiesto alle autorità di bilancio una dotazione supplementare di 32 milioni di euro. Se approvato, sarebbero destinati ai paesi del blocco dell’ECOWAS.

Per approfondire: il comunicato della Commissione europea

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