A Strasburgo consegnato il Premio Sakharov 2018

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Il 12 dicembre scorso si è svolta al Parlamento Europeo di Strasburgo la cerimonia del Premio Skaharov 2018.

Il Premio Sakharov per la libertà di pensiero è assegnato ogni anno a individui od organizzazioni che si sono distinte nella difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Creato dal Parlamento Europeo nel 1985, il premio è in memoria del dissidente sovietico Andrei Sakharov, premio nobel per la pace nel 1975 e attivista per i i dritti umani e il disarmo nucleare dell’URSS. La prima edizione vide come vincitori Nelson Mandela e Anatoli Marchenko; il secondo fu un dissidente sovietico che morì dopo tre mesi di sciopero della fame a favore della scarcerazione di tutti i dissidenti sovietici. Il suo atto eroico prefigurò quello del laureato 2018, Oleg Sentsov.

Sentsov, regista e cineasta ucraino, si era unito al movimento Euromaidan nel 2014 e in seguito all’annessione della Crimea da parte della Russia si era adoperato per portare cibo ai soldati ucraini ed organizzare manifestazioni per un’Ucraina unita. Poco dopo questi eventi Sentsov fu arrestato dai servizi segreti federali russi e condannato a 20 anni di prigione per l’organizzazione di attentati terroristici. Sentsov si dichiara innocente e denuncia le torture subite per estorcergli una confessione. A inizio maggio 2018 Sentsov si è sottoposto per 145 giorni ad uno sciopero della fame, per rappresentare la lotta dei prigionieri politici ucraini detenuti in Russia.

Federica Mogherini e il Parlamento Europeo hanno richiesto a più riprese il rilascio di Senstov.

Durante la cerimonia di consegna del premio,a cui erano presenti i rappresentanti di Sentsov, il suo avvocato e sua cugina, il presidente del Parlamento, Antonio Tajani ha dichiarato:

“Sentsov viene premiato per la sua protesta pacifica contro l’annessione illegale da parte della Russia della Crimea. Il premio gli viene attribuito anche per la sua determinazione ed il suo impegno in difesa dei diritti e della dignità umana, della democrazia e dello stato di diritto. Su questi valori si fonda la costruzione europea, ancor più oggi dopo il terribile attentato di ieri. Questo parlamento sarà sempre in prima linea per difendere la libertà e la dignità della persona dentro e fuori l’Unione Europea.”

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