Il 16 aprile 2012, la Commissione Europea e la Presidenza danese dell’UE ospiteranno il vertice “Energia sostenibile per tutti” che vedrà la partecipazione dei rappresentanti dell’Unione Europea, dell’ONU, dei Paesi in via di sviluppo, dell’industria e delle organizzazioni della società civile.
L’obiettivo della conferenza è duplice: si chiede a tutte le parti interessate di aumentare gli sforzi affinchè, entro il 2030, la crescita dei Paesi in via di sviluppo passi attraverso l’utilizzo di energia sostenibile, caratterizzata da un’elevato tasso di efficienza energetica e derivata da fonti rinnovabili; centrale sarà anche il discorso della parità di genere, per garantire l’accesso all’energia sostenibile anche alle donne.
A livello mondiale, l’UE svolge un ruolo essenziale negli aiuti allo sviluppo per porre fine alla povertà energetica del pianeta; tuttavia per garantire l’accesso universale all’energia sostenibile è necessaria un’azione combinata da parte di una coalizione di attori sia del settore pubblico, sia del settore privato.
Circa 1,3 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all’elettricità; più di 2,5 miliardi di persone utilizzano i rifiuti in legno, carbone, carbone o animali per cucinare e riscaldarsi, esponendo se stessi e le loro famiglie a fumi nocivi per la salute e causa di morte per quasi 2 milioni di persone ogni anno. Considerato il grande impatto che i servizi energetici hanno sulla produttività, sulla salute, sul cambiamento climatico, sulla sicurezza alimentare e dell’acqua, se non si garantisce l’accesso all’energia, non si potranno mai raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Per richiamare l’attenzione su questa problematica il 2012 è stato proclamato “Anno Internazionale dell’Energia sostenibile per tutti” dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Apriranno i lavori del vertice José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea, insieme a Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite.
