20 giugno: Giornata Mondiale del Rifugiato

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Da undici anni, il 20 giugno,  si celebra in tutto il mondo  la Giornata Mondiale del Rifugiato:  questa giornata, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, vuole essere quest’anno l’ occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei conflitti internazionali, grazie anche allo slogan di fondo tanto semplice quanto tagliente: ”Una sola famiglia distrutta dalla guerra è già  troppo”.
Nei giorni scorsi l’Alto Commissariato dell’ Onu per i Rifugiati (Unhcr) ha pubblicato il Rapporto annuale “2011 Global Trends”: complessivamente 4,3 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie aree d’origine, 800.000 delle quali attraversando il confine dei propri Stati, costretti così a lasciare la propria casa per fuggire all’estero a causa delle crisi e delle guerre civili che hanno investito i Paesi dell’Africa, dalla Costa d’Avorio al Sudan, dalla Somalia alla Libia. E’ questo il numero più alto mai registrato negli ultimi 12 anni.

Tra i Paesi di maggior provenienza troviamo l’Afghanistan, con 2,7 milioni di rifugiati, seguito dall’ Iraq (1,4 milioni), dalla Somalia (1,1 milioni), dal Sudan (500mila) e dalla Repubblica Democratica del Congo (491mila). Il Rapporto mette in evidenza come i 48 Stati meno sviluppati sulla Terra hanno fornito asilo a 2,3 milioni di rifugiati.  Il Pakistan è il paese che ne ospita il maggior numero(1,7 milioni, in larga parte afghani), seguito dall’ Iran (886.500, anche in questo caso in maggioranza afghani) e dalla Siria (750mila, in gran parte iracheni). Al quarto posto vi è la Germania, con 571mila rifugiati, mentre in Italia, che nel 2011 ha registrato un incremento delle richieste d’asilo (circa 34mila, il 240% in più rispetto all’anno precedente), i rifugiati sono 58mila.
Secondo le stime Eurostat, inoltre, lo scorso anno il Governo italiano ha concesso protezione a 7.485 richiedenti asilo su 25.655 istanze. Sempre nell’anno di riferimento, sono stati  84.100 i richiedenti asilo accolti dai 27 Paesi membri europei, così suddivisi: 42.700 rifugiati, 29.400 ai quali è stata concessa la protezione sussidiaria, mentre a 12.000 persone sono stati rilasciati permessi di soggiorno per motivi umanitari.
In tutto il mondo saranno organizzate varie iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica: anche a Cuneo alle ore 21 sarà proiettato il film “Mare Chiuso”. L’appuntamento è alle ore 21 alla Sala Incontri de La Guida, via Bono, 5.

Anche Amnesty International ha pubblicato nei giorni scorsi il rapporto “SOS Europe” sull’impatto dei controlli in materia d’immigrazione sui diritti umani, con il quale chiede ai governi e alle istituzioni dell’UE di cessare di porre a rischio la vita dei migranti alle frontiere europee. L’organizzazione per i diritti umani sollecita le istituzioni europee a svolgere fino in fondo il loro ruolo di controllo affinché i governi dei paesi membri siano chiamati a rispondere del trattamento riservato a migranti, richiedenti asilo e rifugiati alle frontiere europee.

Clicca qui per scaricare il Rapporto Annuale sui Rifugiati “2011 Global Trends”, contenente informazioni e dati dettagliati sulla portata delle migrazioni forzate.

Clicca qui per scaricare il Rapporto di Amnesty International “SOS Europe”

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