La Commissione europea ha annunciato lo stanziamento di oltre 11 miliardi di euro nei prossimi sette anni per continuare a sostenere le misure di riforma adottate nei Paesi dei Balcani occidentali e in Turchia. Le risorse proverranno dallo strumento di pre – adesione (IPA II).
Štefan Füle ha ribadito che lo stanziamento “conferma il sostegno UE a quei Paesi che di collocano in una prospettiva europea che – ha detto – potranno così attuare riforme che avranno conseguenze dirette sulla vita dei cittadini”.
Il sostegno finanziario sarà destinato alle priorità strategiche dei Paesi che vogliono aderire all’UE, rafforzando la cooperazione regionale e territoriale, nonché facilitando il ricorso ai “meccanismi orizzontali” di collaborazione nell’attuazione delle riforme. Governance economia, rafforzamento dello stato di diritto, tutela dei diritti fondamentali, crescita e sviluppo economico sono i principali campi di intervento a cui sono destinate le risorse.
In tutti questi ambiti verranno sostenute in particolare le riforme settoriali varate a livello nazionale per raggiungere risultati specifici. Assicurando la continuità con il precedente strumento di pre – adesione, quello entrato in vigore nel 2014 sarà basato su regole semplificate, al fine di rendere più agevole l’accesso dei beneficiari.
Le autorità dei Paesi beneficiari (Albania, ex repubblica di Macedonia, Kosovo, Montenegro, Serbia e Turchia) sono state coinvolte nella definizione dei campi di intervento prioritari sui quali sono stati consultati anche il Parlamento Europeo, gli Stati membri, le organizzazioni della società civile e le istituzioni finanziarie.
Il finanziamento, che sarà versato in tranche successive a partire dal 2017, è soggetto a una precisa valutazione degli obiettivi raggiunti dai programmi di riforma.