World Forum for Democracy 2017: al centro il tema del Populismo

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Parola d’ordine: riconnettere i partiti politici alla società civile. La democrazia ha bisogno di una cura e le sue medicine sono la corretta informazione, il ripensamento del sistema partitico e dei media per contrastare il dilagante populismo.

Dall’8 al 10 novembre si è svolto a Strasburgo, su iniziativa del Consiglio d’Europa, il Forum mondiale della Democrazia, con il precipuo intento di porre le basi per sconfiggere il populismo.

Tredici sono stati i tavoli di lavoro su cui addetti ai lavori, giornalisti e società civile in genere hanno potuto confrontarsi su svariati temi che oggi attraversano la nostra democrazia.

Così a partire dall’analisi dello stato di salute della democrazia dei partiti, si è passati ad ipotizzare la dimensione di una democrazia dei cittadini e a valorizzare l’importanza della partecipazione attiva e delle forme di cittadinanza attiva. I media sono anche stati al centro del dibattito, principalmente per affrontare lo spinoso problema delle “fake news”, che rappresenta tutt’oggi un ingarbugliato nodo dell’informazione politica attuale, fatto di manipolazioni e alterazioni della realtà, che, neanche a dirlo, favoriscono il populismo, a danno della democrazia. Non solo, al centro del dibattito anche l’uguaglianza di genere e la responsabilizzazione politica delle donne, nonché il tentativo di cercare risposte (non populiste) al fenomeno migratorio.

Molte dunque le iniziative volte a risvegliare l’attenzione sul tema della crisi del modello democratico, nato nel secondo dopoguerra, un prezioso modello da adattare alle esigenze così fluttuanti e mutate del mondo d’oggi.

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