150 cittadini provenienti da tutti i Paesi dell’UE hanno incontrato a Bruxelles le istituzioni europee per presentare le loro raccomandazioni su come affrontare le sfide economiche e sociali che riguardano l’Europa.
Questo “Vertice dei cittadini” ha rappresentato la conclusione della prima fase delle consultazioni civiche europee 2009, che hanno registrato la partecipazione di circa 250.000 utenti on line e 1600 persone nella varie conferenze svoltesi in tutta Europa. Nel corso di queste conferenze nazionali sono state formulate 15 priorità in ogni Paese, poi raccolte in una serie di raccomandazioni finali, tra le quali le richieste per ampie misure destinate a rilanciare l’economia europea, un maggiore controllo dei mercati finanziari, investimenti mirati nel settore della ricerca e dell’innovazione e soprattutto nel campo delle fonti di energia sostenibile. Altri punti comprendono la lotta contro la povertà , il miglioramento dell’equilibrio tra attività lavorativa e vita familiare e azioni nel settore dell’istruzione.
Secondo Margot Wallstrà ¶m, vicepresidente della Commissione Europea responsabile per le Relazioni interistituzionali e la strategia della Comunicazione, il Vertice dei cittadini «dimostra che è possibile portare l’UE più vicina alla gente e la gente più vicina all’UE, e che tutti gli europei possono influenzare la politica europea e contribuire a migliorarla in un’Unione più responsabile».
La seconda fase delle consultazioni civiche europee verterà sulla diffusione dei risultati e sull’esame delle raccomandazioni dei cittadini con un pubblico più ampio, in particolare con i nuovi deputati europei che saranno eletti nel giugno 2009, tramite una serie di manifestazioni regionali che avranno luogo in cinque Paesi tra settembre e dicembre 2009.
Va ricordato che le consultazioni civiche europee sono effettuate da un consorzio europeo costituito da oltre 40 organizzazioni partner, con la direzione della Fondazione re Baldovino (FRB), e il cofinanziamento della Commissione Europea nell’ambito del programma “Debate Europe”.