Un programma per tutelare i minori dalle nuove tecnologie

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Sensibilizzazione del pubblico, lotta contro i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi on line, promozione di un web più sicuro con particolare attenzione alla pedopornografia e all’adescamento on line sono le misure di un programma per la protezione dei minori dai rischi delle nuove tecnologie adottato dall’Europarlamento.
Intitolato «Safer internet» (Internet più sicuro), il programma copre un periodo di cinque anni a decorrere dal 1° gennaio 2009 e potrà   contare su un importo di riferimento finanziario pari a 55 milioni di euro.
Secondo il Parlamento europeo è opportuno adottare misure comunitarie «per proteggere l’integrità   fisica, mentale e morale dei bambini, che potrebbe essere compromessa dall’accesso a contenuti inadeguati» e promuovere un utilizzo più sicuro di Internet. Il programma è volto a elaborare pacchetti educativi destinati agli insegnanti e ai genitori e sostenere misure tese a «incoraggiare contenuti positivi per i minori», con l’obiettivo di evitare anche che i minori «siano oggetto di minacce, molestie e umiliazioni su internet e/o attraverso le tecnologie digitali interattive», compresi i telefoni cellulari.
La decisione dell’Europarlamento intende quindi sostenere azioni volte alla sensibilizzazione del pubblico (48% delle spese), alla lotta contro i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi on line (34% delle spese), alla promozione di un ambiente web più sicuro (10% delle spese) e alla creazione di una base di conoscenze (8% delle spese). Le principali azioni previste riguardano il rafforzamento della collaborazione, dello scambio di informazioni, di esperienze e di buone pratiche tra soggetti interessati, incoraggiandoli anche a sviluppare e attuare sistemi di autoregolamentazione e coregolamentazione adeguati, per tener conto della sicurezza dei minori nella concezione di nuove tecnologie e nuovi servizi, nonchà© di stimolare il coinvolgimento dei minori e dei giovani nella creazione di un ambiente in linea più sicuro. In tale contesto potrà   essere incoraggiata la messa a punto di un marchio “sicuro per i bambini” da inserire nelle pagine web, come anche la possibilità   di creare un sistema di simboli comuni descrittivi o di messaggi d’allarme che consentirebbero agli utenti di essere più consapevoli dei contenuti in linea.

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