E’ Entrato in vigore il primo giugno scorso, l’Accordo di Stabilizzazione e Associazione tra l’Unione europea e la Bosnia-Erzegovina.
L’entrata in vigore di questo strumento, quadro principale delle relazioni tra l’UE e il Paese balcanico, segna una nuova tappa del processo di integrazione europea avviato da Sarajevo dopo la fine delle guerre susseguitesi nella ex Jugoslavia a partire dagli anni Novanta.
L’Accordo, che fa seguito ad un accordo commerciale entrato in vigore nel 2008, è importante non soltanto perchè fonda un quadro istituzionale delle relazioni bilaterali (con organi ad hoc: Consiglio, Comitato, Commissioni, Comitati parlamentari) ma anche perchè sostiene e incentiva processi di riforma che porteranno l’ordinamento nazionale a recepire il diritto comunitario e rafforza quanto disposto dal già citato accordo commerciale in materia di reciproco accesso ai mercati da parte delle imprese Ue e delle imprese della Bosnia Erzegovina.
Soddisfazione per l’entrata in vigore dell’accordo è stata espressa da Federica Mogherini, Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza nonché Vicepresidente della Commissione e Johannes Hahn, commissario per l’Allargamento e la Politica europea di vicinato.