Si è concluso positivamente nelle prime ore di giovedì 27 maggio il negoziato tra Consiglio e Parlamento sul piano di investimenti proposto nello scorso novembre dalla Commissione europea e dal suo presidente Jean-Claude Juncker.
L’intesa raggiunta, che prevede lo sblocco di 315 miliardi di euro per investimenti pubblici e privati nel biennio 2015 – 2016, dovrà ottenere ora il voto della plenaria del 24 giugno prossimo per passare, nel corso dell’estate alla fase dell’implementazione da parte degli Stati membri.
L’accordo prevede una riduzione dei tagli che il Parlamento aveva proposto su Horizon 2020 e su Connecting Europe Facility e, a detta dei negoziatori parlamentari, garantisce un meccanismo di finanziamento stabile per colmare il divario di investimenti in Europa.
Di «battaglia vinta» parla il Popolare portoghese José Manuel Fernandes, Relatore sui bianci, secondo il quale sarà possibile perseguire lo stesso obiettivo in ogni negoziato annuale.
«Abbiamo aperto la strada per nuovi investimenti nel campo dell’efficienza energetica, della banda larga e dei trasporti. Gli Stati membri saranno in grado di utilizzare il nuovo strumento per modernizzare la loro economia. E’ un successo per i cittadini dell’Unione, che vedranno una maggiore crescita e più posti di lavoro» ha invece dichiarato il tedesco Udo Bullmann (Sinistra e Democrazia).