Transizione verde e giusta: 1 miliardo di euro per il Sulcis e l’area di Taranto

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Un miliardo di euro in arrivo per contrastare gli effetti distorsivi creati dalla – indispensabile – transizione ambientale. È quanto recentemente disposto in attuazione del Piano Territoriale per una Transizione Giusta, lo strumento attuativo del Fondo per una Transizione Giusta che – con una dotazione da circa 100 miliardi – si propone di contrastare i possibili contraccolpi socioeconomici negativi della transizione ambientale nelle regioni europee. 

Per quanto riguarda il nostro Paese, due sono le aree individuate quali maggiormente esposte: la provincia di Taranto, in Puglia, e del Sulcis Iglesiente, in Sardegna. 

A Taranto, dove un terzo degli addetti del settore industriale è impiegato nella filiera dell’acciaio, lo stanziamento finanzierà la riqualificazione professionale di oltre 4.300 lavoratori verso settori legati alla transizione verde e all’economia circolare; inoltre, sosterrà l’installazione di pale eoliche e impianti geotermici per gli edifici, nonché lo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde. 

Verranno inoltre allestiti servizi ad hoc per lo sviluppo e la diversificazione delle piccole e medie imprese, nonché per sostenere la transizione industriale verso la sostenibilità. 

Infine, sarà creata una “cintura verde” intorno alla città di Taranto, composta da parchi e aree verdi, che contribuirà al ripristino di terreni deteriorati e consentirà di assorbire parte delle emissioni prodotte. 

Nel Sulcis, ove è attiva la principale miniera di carbone del nostro Paese, gli stanziamenti consentiranno di far fronte all’abbandono di tale fonte nella produzione di energia, attualmente previsto per il 2025.

Nello specifico, saranno finanziati interventi volti a promuovere la diversificazione economica nel settore agricolo, turistico e marittimo, nonché nei settori legati alla transizione verde. 

Oltre 2.250 lavoratori saranno sostenuti nel processo di riqualificazione per l’inserimento in nuove attività professionali e, inoltre, si incentiverà la creazione di comunità energetiche incentrate sulle fonti rinnovabili per contrastare la povertà energetica e ottimizzarne produzione e consumi. 

Per approfondire: il comunicato della Commissione europea

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