Terzo Forum dell’Unione Europea su Internet per la protezione dei cittadini europei

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Il 6 dicembre del 2017, il Commissario per la Migrazione, gli Affari interni e la Cittadinanza, Dimitris Avramopoulos e quello per l’Unione della Sicurezza, Julian King,  hanno ospitato il terzo incontro ad alto livello del Forum europeo su Internet, al quale hanno partecipato i Ministri degli interni degli Stati membri, rappresentanti dell’industria, delle organizzazioni internazionali e della società civile.

Obiettivo principale del Forum, istituito nel 2015,  è stato quello di bloccare l’uso e l’abuso di Internet da parte dei gruppi terroristici internazionali.

La riunione ha permesso di valutare i progressi compiuti a livello europeo per contrastare la propaganda terroristica sul web e di porre le basi per le successive scelte da compiere in questo ambito così delicato. Infatti, si è giunti, non solo, ad identificare in modo efficace e tempestivo l’eventuale contenuto terroristico, presente nei nostri siti Internet, ma anche ad evitare che tale propaganda raggiunga il maggior numero di utenti possibili. A tal fine, si rivela fondamentale aumentare la trasparenza e la regolarità dei rapporti delle compagnie di Internet, circa la presenza  di informazioni, inserite dai terroristi sulle loro piattaforme.

Mettendo in evidenza la necessità di un fermo impegno e di una forte collaborazione da parte di tutti gli attori presenti su Internet, il Forum ha sottolineato come il terrorismo non si combatta più  solo attraverso il potenziamento delle forze di sicurezza europee e degli Stati membri, ma anche e soprattutto attraverso un controllo ferreo del materiale informatico, al fine di privare i gruppi terroristici della più importante arma di cui dispongano in questo momento. Soggetti come Twitter, Facebook, Youtube possono così svolgere un ruolo fondamentale in questa lotta.

Una più ampia quantità di piattaforme, presenti in questo Forum europeo su Internet, stanno sviluppando, in misura sempre maggiore,  degli strumenti automatici per l’individuazione e la rimozione dei contenuti terroristici. Ad esempio, Twitter riporta che  “tre quarti di oltre 300.000 account sono stati rimossi tra gennaio e giugno del 2017, prima di postare il loro primo Tweet”. Secondo Youtube, “sono stati cancellati oltre 150.000 video dal giugno 2017”, mentre Facebook afferma  di aver eliminato “circa l’83%  del materiale potenzialmente filo – terroristico nel corso dell’ultimo anno”.

Infine, il Forum è stato anche occasione di valutazione della base dati comune (Database of hashes), diventata ormai completamente operativa e attraverso la quale si puo’ rintracciare, in modo più efficace, i contenuti  terroristici sui social media e prevenire la loro riapparizione su altre piattaforme. Visti i risultati incoraggianti, (più di 40.000 impronte “hashes” di video e immagini a sfondo terroristico), il Forum ha identificato come priorità la necessità di favorire un maggior coinvolgimento di tutte le imprese del settore informatico, in particolare le nuove e le piccole imprese.

La Commissione continua a seguire attivamente tali programmi, supportandoli sia finanziariamente (sono stati stanziati, recentemente, altri 6 milioni di € per la promozione di diverse campagne d’informazione), sia orientando la prevenzione dell’attività terroristica attraverso raccomandazioni agli Stati membri per  una precisa e coerente produzione legislativa.

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