Tentativi di evitare nazionalismi e protezionismo

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Evitare l’avvio di una spirale protezionistica e una saldatura tra crisi economica, sociale e politica in Europa, questo l’obiettivo del Consiglio europeo informale che si terrà   il 1° marzo a Bruxelles come indicato dal presidente della Commissione europea, Josà© Manuel Barroso, e dal presidente di turno dell’UE, il premier ceco Mirek Topolanek.
La crisi economica globale ha infatti portato molti governi a proporre o introdurre misure anti-crisi di tipo protezionistico, cosa che all’interno dell’UE puಠcreare seri problemi nelle relazioni politiche tra gli Stati membri. Soprattutto che rischia di contrapporre, causa interessi e situazioni ancora piuttosto differenti tra loro, vecchi e nuovi Stati membri, Paesi dell’euro e quelli fuori dall’UEM, molti dei quali sono anche più vulnerabili in campo economico-finanziario. «Dobbiamo sapere che gli Stati membri hanno approcci diversi alla soluzione della crisi: alcuni vogliono più protezionismo altri difendono il mercato unico. Dobbiamo trovare il punto di mediazione, adesso» ha dichiarato Topolanek evidenziando una certa tensione tra i responsabili politici dell’UE.
Le tendenze protezioniste e le tipologie d’intervento differenti tra i Paesi dell’UE, da quelle francesi per il settore dell’auto a quelle britanniche sul mercato del lavoro fino ai vari interventi di sostegno del sistema finanziario e i problemi di liquidità   che iniziano ad avere alcuni Paesi, non aiutano certo la serenità   e il necessario spirito comunitario, mentre la scarsa legittimazione data da vari Stati membri alla presidenza di turno ceca (Paese che tra l’altro non ha ancora ratificato il Trattato di Lisbona) complica ulteriormente i rapporti interni all’UE.
«Dobbiamo contrastare il protezionismo nel mercato unico anche se dobbiamo riconoscere che non sono stati gli europei in quanto tali a parlare di «buy european», ma sono stati gli americani, poi correttisi dopo l’intervento di Obama» ha detto Barroso, confermando gli obiettivi del Vertice straordinario e invitando i governi dell’UE a «far prevalere lo spirito europeo, la coerenza e la solidarietà  ». Secondo il presidente della Commissione, infatti, «decidere misure unilaterali costituisce un boomerang perchà© a loro volta chi lo ha fatto rischia di subire misure unilaterali di altri», per questo i responsabili politici dei Paesi UE devono «lottare contro ogni forma di nazionalismo economico, di populismo e di estremismo».

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