Secondo quanto proposto dall’esecutivo la tassa dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 2014 e dovrebbe applicarsi a tutte le transazioni di strumenti finanziari tra enti finanziari per le quali almeno una controparte della transazione sia stabilita all’interno dell’UE.
L’aliquota dovrebbe essere dello 0,1% per le obbligazioni dello 0,01% per i derivati; il gettito atteso ammonterebbe a 57 miliardi di euro l’anno.
Secondo la Commissione Europea questa tassa – già introdotta in dieci Stati membri – farebbe sì che il settore finanziario, concausa dell’attuale crisi desse il suo contributo alla soluzione della crisi stessa, dando anche un ulteriore impulso al mercato unico ed evitando le attività di concorrenza.
Il commissario per la Fiscalità e l’unione doganale, l’audit interno Algirdas àƒâ€¦à‚ emeta, ha sostenuto che questa proposta conferirà Unione Europea «il ruolo di precursore nell’applicazione globale dell’imposta sulle transazioni finanziarie» che potrà soddisfare le aspettative dei cittadini europei in merito al «giusto contributo del settore finanziario».
La proposta sarà discussa dagli Stati membri nel quadro del Consiglio dei ministri dell’UE, mentre la Commissione parteciperà al vertice del G20 previsto per novembre.
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