Stress test bancari 2011: pubblicati i risultati

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Il presidente dell’European Banking Authority Andrea Enria, ha reso noti i risultati degli stress test realizzati per verificare la solidità   del sistema bancario di fronte a uno scenario economico avverso.
Su un totale di novanta, sono otto gli Istituti che non hanno superato i test (cinque spagnoli, due greci e uno austriaco) e sedici (sette spagnoli, due tedeschi, due greci, due portoghesi, uno cipriota, uno slovena e l’italiano Banco Popolare) quelli che sono stati definiti «a rischio».
A questo quadro va aggiunta la posizione della tedesca Helaba che si è ritirata dai test in segno di dissenso con la metodologia adottata.
Per quanto riguarda l’Italia gli istituti sottoposti a test, oltre al Banco Popolare, sono stati Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Ubi Banca che hanno dimostrato di poter assorbire eventuali crisi simili a quelle del biennio 2007-2009 senza bisogno di interventi di ricapitalizzazione.
Tutte le banche che non hanno superato i test dovranno presentare alle rispettive autorità   nazionali di sorveglianza l’elenco delle misure che intendono adottare per rafforzare il capitale reperendo 2,5 miliardi di euro (a tanto ammonta l’«aggregato mancante» degli istituti bocciati).
L’elenco andrà   presentato entro la metà   di ottobre e le misure andranno implementate entro l’anno per gli istituti che non hanno superato i test ed entro l’aprile 2012 per quelli che sono stati definiti a rischio.
Così come era già   avvenuto nel 2010 gli esiti dei test hanno suscitato reazioni di soddisfazione in molte capitali europee e di perplessità   presso gli analisti internazionali.
La parola passa ora ai mercati mentre il Fondo Monetario Internazionale saluta con soddisfazione i risultati, chiedendo un ulteriore rafforzamento dei capitali per quelle banche che hanno fallito o superato a malapena la prova. «La pubblicazione delle informazioni molto dettagliate che hanno accompagnato i risultati degli stress test – si legge in un comunicato di Jose’ Vinals, responsabile per i mercati monetari dell’Fmi – permetterà   agli operatori di mercato di formarsi una fondata opinione sulla solidità   delle banche partecipanti».
Vinals ha anche auspicato che l’ elevata trasparenza che ha caratterizzato i test e la pubblicazione delle relative informazioni diventi un «principio permanente a livello delle giurisdizioni nazionali» .

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