Spesa record per gli Aiuti allo sviluppo, ma non basta

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Con 53,8 miliardi di euro per aiuti pubblici allo sviluppo nel 2010 l’UE si è confermata il principale donatore a livello mondiale, tuttavia l’aiuto dell’UE rappresenta lo 0,43% del Reddito Nazionale Lordo (RNL) europeo e per raggiungere l’obiettivo dello 0,7% entro il 2015 perseguito dagli Stati membri è necessario un ulteriore sforzo collettivo.
àˆ quanto emerge dalla Relazione presentata dal commissario europeo allo Sviluppo, Andris Piebalgs, il quale ha ricordato che «l’aiuto è un investimento intelligente nel futuro. Promuovere la crescita inclusiva e lo sviluppo sostenibile nei Paesi partner è di reciproco interesse».
Complessivamente, rispetto al 2009 l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) dell’UE è aumentato di circa 4,5 miliardi di euro e l’UE contribuisce attualmente per oltre la metà   all’APS globale. Benchà© l’Unione Europea non abbia raggiunto l’obiettivo che si era fissata per il 2010, le cifre dimostrano un’evoluzione positiva malgrado la recessione economica.
Nel 2009 le limitazioni di bilancio avevano inciso pesantemente sull’importo dell’aiuto e numerosi donatori, tra cui molti Stati membri dell’UE, avevano ridotto la spesa destinata all’APS, portando lo stanziamento complessivo a 49 miliardi di euro (0,42% del RNL). Nel 2010, perà², 17 Stati membri hanno nuovamente aumentato il volume degli aiuti, invertendo la tendenza dell’anno precedente. Pertanto, nel 2010 l’UE ha destinato all’APS l’importo più alto mai erogato, espresso in termini totali e in percentuale del RNL: 53,8 miliardi di euro (0,43% del RNL). L’UE, tuttavia, è rimasta molto al di sotto dei suoi obiettivi, poichà© per il 2010 si era impegnata a raggiungere collettivamente lo 0,56% del RNL. In termini assoluti, mancavano 14,5 miliardi di euro per raggiungere tale obiettivo. Rispetto al 2009, dieci Stati membri hanno speso meno per l’APS.
La Commissione segnala i Paesi che hanno continuato a incrementare i loro aiuti. Tre dei cinque donatori principali a livello mondiale sono Stati membri dell’UE: Francia, Germania e Regno Unito. Inoltre, Svezia, Paesi Bassi, Lussemburgo e Danimarca hanno già   raggiunto lo 0,7% e si mantengono ben al di sopra di questa soglia. In totale, nove Stati membri hanno superato gli obiettivi minimi fissati per il 2010: Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito, Finlandia, Irlanda e Cipro.
«Un aiuto efficace non è perಠsolo questione di soldi. Dobbiamo altresì migliorare l’erogazione e la qualità   dell’aiuto che forniamo» ha osservato Piebalgs, aggiungendo che nel corso dell’anno presenterà   delle proposte con l’intento di precisare la futura politica per lo sviluppo, di garantire una migliore cooperazione e un maggiore impatto.

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