Sistemi giudiziari moderni e digitali: la proposta della Commissione europea

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In attuazione delle annunciate priorità in materia di democrazia e digitale, la Commissione europea ha recentemente presentato un’ambiziosa proposta di modernizzazione dei sistemi giudiziari europei articolata in due pilastri: una comunicazione sulla digitalizzazione della giustizia e una nuova strategia sulla formazione giudiziaria.

Per quanto concerne la digitalizzazione della giustizia, la Commissione ha proposto l’adozione di quattro strumenti principali:

  • una proposta legislativa, da adottarsi nel corso del 2021, volta a rendere il processo digitale lo standard predefinito per lo svolgimento dei processi transfrontalieri;
  • l’aggiornamento della piattaforma Eurojust e del mandato di Europol, allo scopo di migliorare il coordinamento tra Paesi UE nella repressione dei fenomeni di criminalità transnazionale, unitamente alla creazione di una piattaforma collaborativa ad hoc destinata alla lotta al terrorismo transfrontaliero;
  • l’adozione di iniziative volte ad incoraggiare la digitalizzazione delle banche dati e dei registri nei Paesi membri, nonché l’adozione di efficaci sistemi di interconnessione;
  • la promozione degli strumenti informatici di cooperazione giudiziaria transfrontaliera attualmente esistenti, tra cui e-CODEX (e-Justice Communication through Online Data Exchange) e eEDES (sistema digitale di scambio di prove elettroniche), rispetto ai quali la Commissione intende incoraggiare l’adozione in un maggior numero di Stati e far sì che divengano lo standard di riferimento predefinito in materia.

Sul fronte della formazione giudiziaria, invece, la Commissione intende proporre una nuova strategia dell’UE in grado di migliorare ulteriormente gli incoraggianti risultati raggiunti grazie alla precedente, datata 2011, che ha permesso di finanziare percorsi di formazione in materia di diritto dell’UE per oltre 1,2 milioni di operatori giudiziari, di cui 180mila nel solo 2019. La nuova strategia mira ad ampliare sia l’offerta formativa – includendovi le tematiche relative alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale – sia la platea dei potenziali beneficiari, puntando a coinvolgere il 65% dei magistrati e il 15% degli avvocati dell’Unione entro il 2024.

Le misure presentate saranno oggetto di confronto con i governi,le amministrazioni giudiziarie nazionali e gli ordini professionali coinvolti, in vista della loro adozione, prevista per il 2021.

Per approfondire: il comunicato della Commissione

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