Schengen, prospettive e obiettivi futuri per la Commissione

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Area Schengen: zona di libera circolazione che ha eliminato i controlli alle frontiere interne tra i Paesi partecipanti. Nasce dagli accordi siglati il 14 giugno 1985 a nell’omonima città, che hanno posto le basi per una mobilità senza frontiere dentro gran parte dell’UE, favorendo lo scambio di persone, idee e valori. Include anche alcuni Stati non membri dell’Unione.

A quarant’anni di distanza, Schengen si dimostra come uno dei punti più forti su cui l’UE si fonda.

È più di un simbolo di unione e libertà. È il motore che permette a circa 450 milioni di cittadini Europei di potersi muovere più in sicurezza, permettendo più opportunità lavorative, più scambi culturali.

Il 23 aprile è stato pubblicato il report annuale con i dati sul funzionamento degli accordi, dati che hanno evidenziato come sia arrivato il momento di portarli alla loro massima espressione, in vista del ciclo 2025-26, anche a fronte delle nuove e continue evoluzioni geopolitiche mondiali.

Tre sono i punti emersi come focali: il rafforzamento della governance politica, sia a livello nazionale che a livello europeo, con un focus su attuazione, responsabilità politica e rendicontazione; l’aumento della cooperazione tra le forze dell’ordine, non solo nei paesi membri, ma anche in tutti quelli candidati e alle frontiere interne, per permettere un approccio alla sicurezza più strutturato e globale; la digitalizzazione di procedure e sistemi, per migliorare l’efficienza alle frontiere esterne e in quelle interne senza controlli. Ritenuta fondamentale l’introduzione, nei prossimi mesi, del sistema di ingressi/uscite e del sistema europeo di informazione autorizzazione viaggi.

La Commissione lancerà ulteriori iniziative in occasione del quarantesimo anniversario di Schengen, ritenendolo un pilastro fondamentale e risorsa strategica dell’UE, invitando nel frattempo il Consiglio di Schengen a discutere il pacchetto 2025 e ad approvare entro giugno il ciclo 2025-2026.


Per ulteriori informazioni Commission reports on the State of Schengen, celebrating 40 years

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