Scambi commerciali UE-USA: nuovo strumento analitico

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Si chiama “EU-US trade in your town” la piattaforma on-line resa disponibile dalla Commissione Europa e accessibile dalle pagine della Direzione Generale Commercio.

Ne emerge un quadro di grande e capillare diffusione territoriale delle imprese europee che esportano oltre Oceano e che hanno sede non soltanto nelle aree urbane di grande e piccola dimensione ma anche nelle aree rurali.

La piattaforma rende accessibili anche dati di carattere globale, ad esempio, nel complesso le esportazioni UE verso le altre aree del mondo sostengono circa 31 milioni di posti di lavoro, il che significa che un lavoratore su 7 nell’UE è impiegato in processi produttivi di beni o servizi destinati a Paesi extra-UE.

Limitatamente agli scambi UE-USA il dato sui posti di lavoro collegati a beni e servizi esportati ammonta a 5 milioni: si tratta, si legge nei commenti ai dati, di lavori «buoni» (riferendosi con questo aggettivo sia alle condizioni salariali sia al regime di protezione sociale) e relativi a molteplici profili professionali, altamente o bassamente qualificati.

La piattaforma on-line consente, infine, di visualizzare, per ciascun Paese UE la localizzazione delle imprese che esportano negli Stati Uniti e il numero di posti di lavoro collegati alle esportazioni.

Qui la fotografia della situazione italiana. In termini complessivi, nel nostro Paese, i posti di lavoro collegati alle esportazioni sono 2.700.000-, a questa cifra vanno aggiunti i 402.000 i lavoratori italiani che lavorano in settori connessi alle esportazioni di altri paesi UE verso paesi extra UE.

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