Il 20 dicembre è stata pubblicata l’ultima indagine annuale sull’occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa (ESDE) a cura della Commissione europea. La relazione fornisce un’analisi utile ad esaminare tendenze e sfide future e promuove iniziative a favore dell’occupazione, come mezzo per lo sviluppo di una società più inclusiva e rinnovata.
I dati analizzati si riferiscono ad un contesto in continuo cambiamento, volto a un mercato del lavoro sempre più digitalizzato, che offre nuove opportunità di collaborazione sotto forma di lavoro autonomo o a distanza, che investe nella tecnologia e in competenze specializzate. Non è solo il mercato del lavoro a cambiare, ma anche la situazione generale che vede aumentare le disparità tra gli Stati membri e attraversa una fase di difficile integrazione sociale. Gli ostacoli maggiori nell’accesso al mercato del lavoro sono quelli riscontrati dai rifugiati, a cui non vengono riconosciute appieno competenze e risorse. Per ovviare queste problematiche fondamentale è sviluppare specifiche capacità di dialogo e nuove forme e modalità di occupazione.
L’indagine registra nel 2016 un aumento dell’occupazione (circa 3 milioni di posti di lavoro in più), un miglioramento della qualità del posto di lavoro e una diminuzione della popolazione a rischio povertà ed esclusione sociale (la più bassa degli ultimi 5 anni). Restano comunque preoccupanti i dati relativi alla disoccupazione giovanile anche a fronte dell’attuazione di misure specifiche per contrastarla.
